Milano - Il cda di Rcs all'unanimità valuta "non positivamente" l'offerta pubblica di scambio di Urbano Cairo e ritiene che il corrispettivo offerto "non sia congruo" per i possessori di titoli del gruppo. La valutazione del gruppo Rcs, sulla base dell'analisi svolta dall'esperto indipendente Roberto Tasca, esprime "un valore fondamentale di Rcs compreso tra 0,80 e 1,13 euro, con un valore intermedio di 0,95 euro", si legge nella nota del gruppo editoriale. Per Citi il valore della società del 'Corsera' è compreso tra 0,93 euro e 1,31 euro e per Unicredit tra 0,86 euro e 1,26 euro. Cairo offre invece 0,12 azioni della Cairo communication per ciascuna azione Rcs portata in adesione (la valorizzazione del titolo si attesta intorno agli 0,55 euro). "L'ops non riconosce un premio di controllo agli azionisti di Rcs", si sottolinea nella nota di 32 pagine pubblicata dopo la riunione del cda. I consiglieri hanno esaminato i contenuti del documento di offerta di Cairo, le 'fairness opinion' dell'esperto indipendente professor Tasca, di Citi e di Unicredit e il parere degli amministratori indipendenti.
I programmi illustrati nel documento di offerta su Rcs elaborato da Urbano Cairo "non costituiscono un'opportunità incrementale rispetto al piano industriale di Rcs". E' una delle conclusioni del cda di Rcs, riunitosi ieri per esprimere un parere sull'offerta pubblica di scambio dell'editore di La7, che inizierà lunedì 13 giugno.
La proposta di Cairo, segnala il cda di Rcs che ha approvato l'intero documento all'unanimità (non hanno partecipato al voto il presidente Maurizio Costa, consigliere di Mediobanca, e Stefano Simontacchi, legale dello studio Erede che appoggia Cairo), non presenta "elementi di discontinuità significativi rispetto al piano industriale di Rcs". L'editore, inoltre, non fornisce tra le altre cose "dettagli" sulle modalità di taglio dei costi per il gruppo, taglio quantificato in 140 milioni di euro in tre anni e quindi "non significativamente superiore" rispetto a quanto già previsto nel piano del gruppo editoriale.
Quanto alle sinergie, il cda di Rcs segnala l'esistenza di "numerosi aspetti che possono comportare criticità operative e di gestione" derivanti dalla gestione di un gruppo di "dimensioni significativamente maggiori" rispetto alla Cairo communication. "Tutte le principali opportunità di crescita individuate da Cairo communication nel documento di offerta sono esattamente le stesse del piano industriale di Rcs", prosegue ancora il cda del gruppo del Corsera. L'editore di La7 "non fornisce alcun dettaglio in merito agli investimenti futuri relativi al gruppo Rcs" e, infine, non esclude la necessità di un aumento di capitale "senza chiarire quale sia il livello di impegno di Cairo stessi rispetto agli eventuali oneri di ricapitalizzazione".
Intanto, la Consob ha approvato il documento di offerta dell'opa lanciata su Rcs dalla cordata di Andrea Bonomi, Diego Della Valle, Mediobanca, Unipolsai e Pirelli. L'offerta - si legge in una nota - partirà il 20 giugno e terminerà il 15 luglio.
L'offerta, che ha come oggetto massime 403.937.789 azioni ordinarie di Rcs, prevede il pagamento di un corrispettivo di 0,70 euro per ciascun titolo portato in adesione. Il periodo di adesione alla proposta di International media holding, la società che riunisce i 5 soci, inizierà alle 8.30 del 20 giugno e terminerà alle 17.30 del 15 luglio, salvo proroghe. L'offerta pubblica di scambio di Urbano Cairo inizierà invece, sulla base del calendario già approvato dalla Consob, lunedì 13 giugno per chiudere l'8 luglio. (AGI)