Roma - Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi ha provato a fare chiarezza sulla questione del pagamento del canone Rai nella bolletta dell'energia elettrica del mese di luglio. "Alla scadenza prevista sono state presentate 817mila dichiarazioni sostitutive di cui 220mila per via telematica", ha spiegato in un'audizione alla Camera, "per l'invio delle dichiarazioni necessarie a non pagare il canone Rai nelle fatture elettriche la legge ha posto un termine, necessario alle aziende elettriche per rispettare la scadenza del primo luglio. Noi abbiamo fatto i salti mortali per dargli i dati. Per le dichiarazioni presentate fino al 16 maggio c'è l'esenzione per i primi sei mesi, per quelle che arrivassero dopo parte dal mese successivo".
Proprio le difficolta' per rispettare la scadenza di luglio hanno indotto l'Unione Nazionale dei Consumatori ha chiesto un rinvio ad ottobre, altrimenti, avverte in una nota il segretario Massimiliano Dona, "a pagare per la scelta assurda del governo non saranno gli evasori ma gli onesti contribuenti, costretti a compilare dichiarazioni complicate o che a luglio si ritroveranno doppie richieste di pagamento solo perche' hanno utenze elettriche domestiche residenziali diversamente intestate".
Per quanto riguarda il canone per i proprietari di seconde o terze case, la Orlandi ha sottolineato che "è una questione di correttezza": "Non devono temere di dover pagare il canone Rai anche sulle utenze di questi appartamenti", ha spiegato, "ciò accadrebbe solo nell'ipotesi che un cittadino abbia più utenze elettriche intestate con la tariffa agevolata per prima casa, il che vorrebbe dire che è scorretto, che o cambia tariffa oppure paga il canone Rai" anche sulla seconda casa". Lo afferma il direttore dell'Agenzia delle Entrate spiegando che "se il cittadino ha correttamente una tariffa non residenziale per le utenze delle seconde o terze case non è tenuto a pagare" più volte il canone e non deve fare niente. (AGI)