Roma - Basta sfruttamento, illegalità e discriminazioni nel mondo del lavoro: bisogna mettere fine al caporalato e all'utilizzo improprio dei voucher. E' il monito lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Lo sfruttamento, con l'odiosa pratica del caporalato, il lavoro sommerso, le elusioni e le illegalità, come l'utilizzo improprio dei voucher, le discriminazioni, trovano ancora spazio nel nostro Paese", ha detto il capo dello Stato in un passaggio del messaggio che ha inviato alla Cgil, in occasione dell'inaugurazione della terza edizione delle Giornate del Lavoro. "Interventi mirati combattono questi fenomeni - ha aggiunto - ma occorre continuare a vigilare per sconfiggere le disuguaglianze, l'emarginazione, le povertà". E proprio oggi la lotta al caporalato ha compiuto un salto di qualità: oltre a controlli e ispezioni, la battaglia contro lo sfruttamento avverrà fornendo servizi e assistenza ai lavoratori stagionali. Il governo si allea con Regioni, associazioni di categoria, sindacati, Caritas, Libera e Croce Rossa: una rete di soggetti sul territorio che, sotto il coordinamento delle Prefetture, si impegnano a intervenire in tutte le situazioni che alimentano l'illegalità. In base al protocollo d'intesa firmato dai ministri dell'Interno, delle Politiche agricole e del Lavoro, contro il caporalato saranno messe in campo task force di carabinieri e Corpo forestale, affiancate dal nuovo Ispettorato nazionale del lavoro. Ma la novità sono le azioni per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori. Trasporto gratuito casa/lavoro, distribuzione di acqua e viveri, presidi medico-sanitari mobili, corsi di lingua italiana e di formazione lavoro. E ancora, immobili demaniali per accogliere gli stagionali in casi di emergenza e beni confiscati alla criminalità per creare centri di servizio e di assistenza socio-sanitaria. Infine, sportelli di informazione su servizi abitatitivi e su tutele e diritti, nonchè sevizi di orientamento al lavoro e unità mobili con mediatori linguistico-culturali, psicologi e personale competente.
"Da oggi - ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano - parte una lotta ancora piu' dura al caporalato e allo sfruttamento del lavoro in agricoltura: con le Regioni, i sindacati e le associazioni di categoria abbiamo deciso di intraprendere una vera e propria battaglia specifica e mirata". "Si stringe un'alleanza fondamentale con il mondo agricolo, le associazioni, il sindacato, il terzo settore per aggredire il caporalato", ha affermato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, secondo cui per la prima volta ci sono "strumenti concreti e coordinati". L'obiettivo - ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti - è superare la logica dell'emergenza e agire "in maniera organizzata e sistematica. Stiamo premendo perché il Parlamento porti in discussione e in approvazione questa legge". Soddisfatti sindacati e associazioni, che parlano di risultato importante, che apre una fase nuova nella lotta all'illegalità, di impegno concreto, di "passo giusto" nella direzione di una vera "politica del fare". Ora l'attenzione di tutti gli operatori è rivolta al ddl sul caporalato all'esame del Senato: per spingere verso l'approvazione, il sindacato scenderà in piazza a Bari il 25 giugno. Martina ha espresso l'auspicio che "la prossima settimana si concluda l'iter parlamentare". "Spero - ha detto - che nel giro di qualche settimana possa approdare in Aula". (AGI)