Bruxelles - "Impegni chiari e credibili da parte dell'Italia" sul rispetto degli obiettivi di consolidamento per il 2017 in cambio della flessibilita' dei conti del 2016. Questo il patto proposto nella lettera dei commissari europei Valdis Dombrovskis (Euro) e Pierre Moscovici (Affari economici) indirizzata al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, alla vigilia della presentazione delle raccomandazioni specifiche per Paese, attese per domani.
La lettera, del 13 maggio, e' pronta a riconoscere una 'flessibilita' condizionata': spese potenzialmente impattanti su deficit e debito nazionali non verranno calcolati ma non conteggiati a patto di "sforzi ulteriori" di aggiustamento.
Per l'Italia si profila una sconto di circa 14 miliardi di euro: sul totale di deficit e debito non verranno considerate spese per lo 0,85% del Pil. Nella lettera inviata al ministro dell'Economia, Dombrovskis e Moscovici hanno dettagliato le proposte pronte ad essere adottate: piena flessibilita' dello 0,5%" di Pil (circa 8,2 miliardi di euro) per le riforme strutturali, un ulteriore 0,25% (circa 4 miliardi) per le spese a bilancio per gli investimenti, piu' ulteriore flessibilita' per lo 0,04% del Pil (circa 700 milioni) per le spese eccezionali legate alla crisi migratoria, e dello lo 0,06% del Pil (circa 950 milioni) per gli interventi in chiave anti-terrorismo. Totale 0,85% del Pil, circa 14 miliardi. Il vero nodo, politico, e' rappresentato dalla Spagna. I capi di gabinetto dovrebbero suggerire provvedimenti contro il governo di Madrid per lo stato di salute dei conti, ma il giudizio rischia di interferire nella campagna elettorale in corso. Si vota il 26 giugno, con il partito anti-austerita' Podemos che puo' trarre forza da eventuali stagnate europee. I commissari potrebbero decidere domani per un richiamo piu' blando.
I due commissari prendono nota dell'impegno dell'Italia di raggiungere un rapporto deficit/Pil all'1,8% nel 2017, ma "in termini strutturali un Paese nella posizione ciclica dell'Italia e con un debito pubblico superiore al 60% del prodotto interno lordo dovrebbe fare uno sforzo fiscale maggiore dello 0,5% ogni anno". Per Dombrovskis e Moscovici "in principio dovrebbe essere questo lo sforzo fiscale dell'Italia, maggiore dello 0,5% nel 2017 e nel 2018". In cambio l'esecutivo comunitario e' pronto a concedere tutto. "E' nelle intenzioni" dei due commissari chiedere al resto del collegio di accordare "la piena flessibilita' dello 0,5%" di Pil (circa 8,2 miliardi di euro) per le riforme strutturali e 'scontare' un ulteriore 0,25% (circa 4 miliardi) per le spese a bilancio per gli investimenti. E' inoltre intenzione proporre ulteriore flessibilita' per lo 0,04% del Pil (circa 700 milioni) per le spese eccezionali legate alla crisi migratoria, e dello lo 0,06% del Pil (circa 950 milioni) per gli interventi in chiave anti-terrorismo. Pero' "la nostra valutazione attuale e' di un deficit dello 0,1% negli sforzi fiscali previsti per il 2017", scrivono Dombrovskis e Moscovici, sottolineando che per il collegio tutto "e' fondamentale che l'Italia agisca in modo che questo gap non si materializzi e che il bilancio del 2017 sia pienamente conforme alle disposizioni del patto di stabilita' e crescita".
Renzi: Padoan ha fatto un lavoro straordinario - Oggi "uscira' lo scambio di missive tra la Commissione Europea e il ministro Pier Carlo Padoan, che ha fatto un lavoro straordinario, e potremo vedere riconosciuto l'elemento della flessibilita' che alla fine per l'Italia vale diversi soldi", ha affermato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a L'Aquila per la firma per il Patto per l'Abruzzo. "Questa flessibilita' - ha osservato Renzi - e' una grandissima priorita' per il nostro paese, cosi' come pure sull'immigrazione. Bisogna affermare l'idea che non si debba vivere di paura e di preoccupazione soltanto, ma si debba avere il coraggio di agire". (AGI)