Milano - Si scatena ufficialmente la 'guerra' per il controllo di Rcs, con un gruppo di azionisti storici della società che, insieme alla Investindustrial di Andrea Bonomi, scendono in campo per contrastare l'offerta di Urbano Cairo. Mediobanca, UnipolSai, Pirelli e Diego Della Valle hanno deciso di apportare il proprio 22,59% in una 'newco', di cui sarà primo socio Investindustrial, che lancerà un'Opa su Rcs al prezzo di 0,7 euro per azione, con un premio del 68,4% rispetto a prima dell'annuncio dell'offerta pubblica di scambio di Cairo e del 17% rispetto alla chiusura di venerdi' scorso. Dopo l'offerta, Investindustrial avra' il 45% di Rcs e gli altri soci insieme il 55% (ciascuno avra' il 13,75%). L'Opa "non è finalizzata alla revoca dalla quotazione" di Rcs e la 'newco' si e' impegnata a procedere alla ricostituzione del flottante.
La contro-offerta - si legge nel documento pubblicato dagli offerenti - "è migliorativa rispetto all'offerta promossa da Cairo Communication" in quanto comporta "un premio di circa il 31,58%" rispetto all'Ops dell'editore di La7 (Cairo valorizza ogni azione Rcs 0,53 euro). L'Opa lanciata sul 77,4% del gruppo che edita il 'Corriere della Sera' prevede un esborso complessivo di 282,7 milioni di euro, cifra che sara' raccolta "mediante apporti di capitale messi a disposizione dagli offerenti".
Bonomi e soci, spiegano in una nota, "intendono sostenere e accelerare il processo di ristrutturazione avviato positivamente dall'attuale management nonche' creare un gruppo editoriale multimediale di portata internazionale partendo dalle piattaforme di business esistenti". Un particolare interesse "sarà rivolto al mondo degli eventi sportivi e all'ampliamento dell'offerta digitale che potranno essere sviluppati sia attraverso opportunita' di crescita esterna, importante elemento dello sviluppo futuro, sia attraverso l'ulteriore valorizzazione di testate di assoluto riferimento nel panorama dell'informazione sportiva europea quali 'Marca' e 'Gazzetta dello Sport'". Il 'Corriere della Sera', "da 140 anni leader indiscusso nell'informazione italiana e europea, sarà la testata editoriale su cui verranno concentrate le risorse del gruppo nel settore news".
Le azioni della società in Borsa, sospese all'inizio della seduta in attesa che venisse ufficializzata l'offerta, alla loro riammissione sono schizzate immediatamente verso l'alto e al parziale delle 17 segnavano un balzo del 16,64% a quota 0,6940 euro, un soffio sotto il prezzo fissato dall'Opa. Dopo la reazione dei mercati resta da vedere se arrivera' anche quella di Cairo: l'editore ha piu' volte ribadito di non essere disponibile a ritoccare la sua offerta (che non prevede corrispettivi in contanti, ma solo in azioni della Cairo Communication) e recentemente aveva risposto "no, vediamo cosa succede" alla domanda se fosse preoccupato per un'eventuale contro-offerta. (AGI)