Roma - La Consob si difende: i rischi per chi compro' i bond delle quattro banche italiane erano chiaramente descritti nei prospetti informativi che pero' restano uno strumento troppo complesso e poco comprensibile per i risparmiatori. Per questo il presidente Giuseppe Vegas sottolinea l'intenzione di semplificarli e, durante l'incontro annuale con il mercato, annuncia tre novita' in consultazione da oggi, tra cui le schede prodotto con le caratteristiche essenziali degli strumenti offerti. Non si tratta, sottolinea il numero uno della Consob, di una autoassoluzione ma solo di un chiarimento: "Non e' una questione di autoassoluzione - afferma - ma e' importante puntualizzare i termini delle questioni. Questo non significa che chi e' stato truffato non lo sia stato, ma significa che dal punto di vista regolamentare noi abbiamo fatto quello che potevamo fare". I prospetti e i supplementi informativi che accompagnavano le emissioni delle obbligazioni subordinate di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara, spiega infatti Vegas nella sua relazione in occasione dell'Incontro con la comunita' finanziaria, "erano stati redatti nel rispetto delle regole di trasparenza previste dalle norme sul prospetto informativo. In particolare, dice Vegas, "hanno dato massima evidenza a tutti i fattori di rischio connessi alla complessita' degli strumenti e alla situazione in cui versavano le banche. Essi specificavano che l'investitore avrebbe potuto perdere l'intero capitale investito in caso di liquidazione o di procedure concorsuali". Tuttavia, aggiunge Vegas, "il prospetto immaginato dal legislatore comunitario come un contenitore che raccogliesse tutte le informazioni sul prodotto e sul soggetto che lo ha emesso, non si e' dimostrato un mezzo idoneo a fornire una risposta efficace al bisogno di conoscenza. Un eccesso di informazioni equivale quasi sempre a una carenza di informazioni". Si tratta, dice Vegas, di "un documento troppo lungo e complesso per poter essere letto e pienamente compreso dal risparmiatore". La Consob avvia dunque da oggi consultazioni con il mercato finanziario sulla possibile adozione di nuove raccomandazioni a favore della trasparenza e della protezione degli investitori. Un primo documento riguarda linee guida per definire e standardizzare i contenuti delle avvertenze per l'investitore. Un'altra raccomandazione contiene principi guida relativi alle informazioni da fornire nella distribuzione di prodotti finanziari, per fornire 'l'informazione chiave', con l'adozione di una scheda prodotto sintetica. Infine si avvia una consultazione riguardante la distribuzione degli strumenti finanziaria attraverso la quotazione diretta su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione anziche il tradizionale collocamento presso gli sportelli.
Intanto oggi la Guardia di Finanza e' entrata negli uffici di banca Etruria e ha scoperto una cabina di regia: sono stati selezionati i clienti senza adeguato profilo finanziario. "L'attivita' investigativa, che segue l'ipotesi di concorso di persona nel reato di truffa aggravata, e' indirizzata alla ricerca della documentazione e della corrispondenza dei vari responsabili di area che hanno imposto, tramite circolari interne e altre condotte al vaglio degli inquirenti la sottoscrizione a una clientela retail, priva di un profilo finanziario adeguato all'investimento, proposto di norma ai clienti professionali, che possiedono le competenze necessarie per prendere consapevolmente le proprie decisioni e per valutare correttamente i rischi che assumono" si legge in una nota della procura di Arezzo. Grazie anche alle dichiarazioni contenute nelle oltre 400 denunce raccolte, e' emersa una cabina di regia a livello manageriale, che ha prescritto il collocamento delle subordinate in modo granulare, andando a individuare anche soggetti con un profilo di investitore a rischio basso e non piu' solo a rischio medio-elevato in linea con la tipologia di investimento finanziario. In particolare le indagini hanno evidenziato che gli investimenti in subordinate, su proposta dei responsabili d'area e degli uffici territoriali, sono stati prospettati a vari clienti come investimento sicuro ed analogo a quelli in obbligazioni ordinarie e titoli di Stato. Talvolta, addirittura il cliente e' stato spinto ad effettuare il disinvestimento di operazioni a capitale garantito per favorire l'acquisto delle obbligazioni subordinate, che gli era stato proposto come una promozione della banca rivolta ai propri clienti migliori, ma che doveva essere sottoscritta in tempi brevissimi. (AGI) Red/Ila