Roma - L'Europa si trova in una situazione "eccezionale, in cui sta rischiando come forse non ha mai rischiato da quando è stata inventata". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan durante un convegno alla Sapienza. In questa fase, ha aggiunto il ministro, l'Ue si trova davanti "sfide particolarmente severe": l'andamento dell'economia e la disoccupazione giovanile "che non possiamo dire soddisfacente", la crisi dei rifugiati, la sicurezza e il rischio 'Brexit'. Quest'ultimo è "grave in sè" e perché "rappresenterebbe un esempio non virtuoso di come si può uscire da un accordo, pur nel rispetto di regole democratiche, e metterebbe in moto meccanismi analoghi in altri paesi".
Per il ministro, la "rimessa in discussione" del trattato di Schengen è "più pericolosa della crisi dell'euro di qualche anno fa" perché "mette al centro diverse visioni nazionali dell'Europa che rischiano di prevalere". Padoan sottolinea che la crisi dei rifugiati rappresenta una sfida "particolarmente severa" per l'Unione. "Non è solo uno shock esogeno ma un cambiamento dello stato di natura: in molti paesi al confine con l'Europa non ci sono condizioni che permettono una vita dignitosa. è in discussione il trattato di Schengen". (AGI)