Roma - I sindacati confederali sono oggi in piazza "per dire al governo che va cambiata la Legge Fornero" e che bisogna "lasciare posti di lavoro ai giovani". Cosi' il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha spiegato la mobilitazione in corso a Roma, Venezia, Napoli, promossa da Cgil, Cisl e Uil. "Andremo avanti - ha assicurato Furlan - finché non schioderemo il governo". La Legge Fornero, ha fatto notare Furlan, presente al corteo romano, dalla notte alla mattina, "ha alzato di sei-sette anni l'eta pensionabile dei lavoratori e delle lavoratrici. Migliaia di persone si sono trovate senza lavoro e senza pensione".
Per Furlan occorre ripristinare la flessibilità in uscita e distinguere da lavoro a lavoro, perche' "non si puo' stare fino a 67 anni su una gru o su una impalcatura e tenere una classe materna di bambini".
Furlan ha sostenuto che il sindacato ha presentato le sue proposte, tra cui quella di definire una combinazione tra età anagrafica e contributi e stabilire che dopo 41 anni di contributi il lavoratore puo' andare in pensione, ma il governo non ha mai manifestato volontà di confronto: "siamo aperti alle proposte, vorremmo ascoltare quella del governo, che è quella che manca. Il governo svolga il suo ruolo, chiami le parti sociali e iniziamo una discussione seria".
Alla domanda su quali potrebbero essere le risorse necessarie per modificare la normativa, Furlan ha risposto "non se ne può piu' che ogni volta che il Paese ha bisogno di risorse si incide sui lavoratori: ci sono 150 miliardi di evasione fiscale e 50 di costi d ella corruzione. Qualcuno deve trovare le risorse per fare andare in pensione ad una eta' decente".
I sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil confermano l'annuncio di una manifestazione nazionale dei pensionati che si terrà il prossimo 19 maggio in piazza del Popolo a Roma su rivalutazione, fisco, reversibilità, welfare e non autosufficienza. Le ragioni e i dettagli della manifestazione saranno spiegati il 7 aprile in una conferenza stampa. (AGI)