Londra - Le sofferenze bancarie nette in Italia possono essere calcolate in 89 miliardi di euro, quindi al di sotto di quelle stime lorde molto superiori e riportate dalla stampa. Ed è difficile che queste sofferenze possano rappresentare un rischio vero di tracollo per le banche.
Questo è in sintesi il messaggio che il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha portato ai banchieri e agli uomini della finanza londinese a un convegno alla Guildhall, nella capitale britannica. Per Padoan, fra l'altro, il problema è il risultato "di tre anni di recessione", ai quali ora sta cercando di porre rimedio quell'insieme di "interventi radicali" del governo, come la garanzia dello Stato sulle cartolarizzazioni degli Npl e la riforma del sistema, a partire dalle banche popolari.
Per quanto riguarda la questione della cosiddetta "bad bank", il ministro ha detto che "stiamo facendo tutto quello che possiamo date le limitazioni imposte", riferendosi quindi al sistema dell'Unione europea. Comunque, "siamo andando nella giusta direzione", anche se "il problema non sarà risolto nel giro di mesi".
"Dovremmo fare di più rispetto al passato nell'educazione finanziaria" ha detto il ministro. Rispondendo a una domanda del pubblico sulla situazione bancaria italiana, il ministro ha aggiunto che questo compito di instillare maggiore consapevolezza fra gli italiani dovrebbe essere in capo "alle politiche pubbliche ma anche al sistema bancario". (AGI)