Roma - "Dopo questa apertura del Parlamento Europeo alle importazioni di olio tunisino e' fondamentale che le istituzioni italiane mettano in atto misure urgenti per salvaguardare i produttori italiani e combattere possibili frodi, garantendo i consumatori evidenziando la tracciabilita' delle produzioni. In un momento in cui l'olivicoltura italiana e' ancora molto fragile, serve una maggiore trasparenza che indichi in etichetta la provenienza delle olive, per non rischiare che un olio tunisino si trasformi magicamente in italiano. Queste misure proposte dal Parlamento Europeo, infatti, sarebbero dovute andare a beneficio dei coltivatori tunisini, non degli importatori". Lo ha dichiarato Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia.
"Slow Food ha recentemente lanciato il Presidio dell'olio extravergine italiano per tutelare un prodotto simbolo della nostra cultura alimentare identificato anche dall'etichetta narrante, che permette di conoscerne origine, tecniche di coltivazione e di lavorazione".(AGI)
Bru