Milano - Mediobanca ha chiuso il primo semestre dell'esercizio 2015/2016 con un utile netto di 321,1 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e al di sopra delle stime degli analisti, che si attendevano un risultato netto positivo di 310 milioni. Nel periodo - si legge in una nota - il margine di interesse è cresciuto del 10% a 604 milioni di euro. Migliora anche la qualita' degli attivi creditizi: le attivita' deteriorate nette sono diminuite per il quarto trimestre consecutivo, attestandosi a fine dicembre a 1,07 miliardi di euro.
Cresce l'apporto di Generali ai conti di Mediobanca: nel primo semestre dell'esercizio 2015/2016, chiuso il 31 dicembre, la divisione 'principal investing' dell'istituto - si legge ancora - ha registrato un utile di 228,2 milioni grazie al maggior apporto ricavato dal 13% circa del gruppo assicurativo, salito da 122,9 milioni a 138,4, e alla plusvalenza per la cessione di Pirelli (pari a 87,7 milioni di euro). Sul fronte negativo le rettifiche del semestre, pari nel complesso a 11,9 milioni di euro (11,7 milioni nella prima meta' dell'anno precedente), sono quasi interamente riconducibili a Rcs, che ha pesato sui conti per 10,3 milioni. Mediobanca, che a gennaio ha aperto l'ultimo semestre del piano industriale, ha proseguito la riduzione dell'esposizione azionaria registrando in sei mesi cessioni per 295 milioni, tra cui Pirelli (215,4 milioni), Edipower (55,1 milioni) e altre partecipazioni minori (5,6). Nel complesso, nell'arco di piano, la banca ha portato a 1,4 miliardi di euro il totale di partecipazioni cedute. Mediobanca segnala anche vendite a termine su Atlantia, per 63,4 milioni di controvalore, e Generali, per 59,8 milioni di euro (la quota marginale, ceduta a dicembre, sarà ristrata con valuta di maggio). (AGI)