Bruxelles - Il dialogo fra Commissione europea e governo italiano è "aperto e di qualità": a definirlo così, riferendosi alle richieste di utilizzare la flessibilità nella valutazione dei conti pubblici, è il commissario agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici.
"Da parte mia - ha detto Moscovici - sono persuaso, per il mio temperamento e la mia esperienza di cose europee, che lo spirito del dialogo e del compromesso è vincente sullo scontro". E, a proposito delle recenti polemiche, "leggo la stampa italiana - ha osservato - e mi sembra si sia fatta una certa confusione e speculazioni contraddittorie sulle mie stesse dichiarazioni". Quello che serve, ha concluso,sono "serenità, lavoro, pazienza, ascolto reciproco".
Adesso,. i servizi della Dg Affari economici e finanziari della Commissione europea "stanno esaminando" in modo "attento e metodico" le richieste presentate in ottobre dal governo italiano di poter usufruire della flessibilità prevista dalle regole Ue e una decisione sarà presa a maggio, "seguendo le regole, con lo spirito di sostenere le riforme ma senza contraddire il patto di stabilità e crescita", spiega Moscovici.
Il commissario ricorda che "l'Italia ha già ottenuto una flessibilità sullo 0,4% del Pil per le riforme importanti che la Commissione ha accolto con favore: questo è acquisito e l'Italia è il solo paese che ne beneficia". In ottobre, ha proseguito, "nella bozza del bilancio 2016 l'Italia ha chiesto di usufruire della flessibilità per altre riforme e per gli investimenti. Inoltre, ha chiesto di beneficiare di un'aggiuntiva flessibilità per le spese sui migranti, ma anche per quelle sulla politica culturale e dell'educazione". La Commissione prevede un esame, "con un calendario preciso", e nel frattempo il commissario stesso è in "contatto regolare con il ministro Pier Carlo Padoan".
No rischi da dibattito Brexit La Commissione non considera il dibattito sulla permanenza del Regno Unito nell'Ue come un motivo di rischio per l'economia europea. Lo ha detto il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, nella conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche d'inverno. Menzionando la serie dei fattori di rischio che pesano sulla ripresa "non ho parlato di un rischio per il deterioramento economico legato al Regno Unito, ma non per un lapsus". Come ha spiegato, in questo momento "stiamo analizzando la situazione e lavorando per far restare il Regno Unito all'interno dell'Ue". Di fatto in Commissione "non parliamo di una Brexit, che quindi è un rischio che non contempliamo". (AGI)