Roma - Nuovo botta e risposta tra Italia e Ue sulla flessibilita' dei conti pubblici. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, chiede all'Europa di sciogliere presto la riserva perche' l'incertezza non aiuta la crescita. Il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker replica dicendo che gli elementi di flessibilita' esistenti sono "largamente sufficienti" e che non si fara' "una rigida austerita'". "Ci auguriamo che la risposta sull'ammissibilita' della richiesta italiana di flessibilita' sia sciolta presto da parte della Commissione Ue in modo da evitare l'incertezza che non aiuta la crescita", ha detto Padoan durante un incontro all'Aspen con il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne. "Lo sforzo di riforme dell'Italia e' quello che ci porta a chiedere con tutto il diritto la gestione di una politica fiscale piu' flessibile come previsto dalle regole europee, non e' una cosa che ci stiamo inventando", ha aggiunto. Gli elementi di flessibilita' introdotti dalla Commissione europea nell'interpretazione del Patto di stabilita' e crescita "sono largamente sufficiente per permettere ai diversi paesi, anche quelli alle prese con le peggiori difficolta', di poter proporre bilanci che corrispondono a tutte le regole ed esigenze", ha sottolineato Juncker al Parlamento europeo.
"Non e' vero", ha detto Juncker rispondendo agli appunti mossi da alcuni eurodeputati durante il dibattito sul prossimo Consiglio europea, "che la commissione non si dovrebbe occupare dei bilanci nazionali. C'e' un trattato, c'e' un patto di Stabilita' e crescita, ci sono le raccomandazioni paese per paese, ci sono dibattiti all'interno dell'Eurogruppo e del Consiglio. La Commissione deve giocare il suo ruolo, questo e' vero sia per quei bilanci nazionali sotto esame sia per tutti in generali: il ruolo della Commissione non sara' improntato a una rigida politica di austerita', abbiamo introdotto qualche elemento di flessibilita'". Infine l''Ufficio Parlamentare di Bilancio in un focus sulla legge di stabilita' ha sottolineato che stando alle indicazioni finora fornite dalla Commissione europea, "l'Italia non dovrebbe poter usufruire nel 2016 di margini di flessibilita' legati all'emergenza migranti". A meno che in sede di consuntivo non si registrino spese documentabili superiori alle previsioni messe nero su bianco dal governo nel Documento programmatico di bilancio. (AGI)