Roma - L'Istat vede rosa: la situazione finanziaria delle famiglie italiane migliora con reddito, potere d'acquisto e spesa in aumento. I dati arrivano all'indomani delle buone notizie sul fronte del lavoro. Anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, plaude ai segnali di ripresa: "Aumentano i redditi, scende la disoccupazione: le riforme strutturali funzionano. L'Italia usa bene la flessibilita'", scrive Padoan in un tweet. Nel terzo trimestre del 2015, informa l'Istat, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti e' aumentato dell'1,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% nel confronto con il corrispondente periodo del 2014. Il potere di acquisto, che tiene conto anche dell'andamento dei prezzi al consumo, e' aumentato invece dell'1,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,3% sul terzo trimestre del 2014. Nei primi tre trimestri del 2015, nei confronti dello stesso periodo del 2014, il potere di acquisto e' cresciuto dello 0,9%. La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, e' aumentata dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014. La propensione al risparmio e' stata pari al 9,5%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014. Il tasso di investimento e' stato pari al 6%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del terzo trimestre del 2014. Migliora anche l'andamento dei conti pubblici. Nel terzo trimestre 2015 l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil e' stato pari al 2,4%, inferiore di 0,5 punti percentuali rispetto a quello del corrispondente trimestre del 2014. Nella media dei primi tre trimestri del 2015 si e' registrato un rapporto tra indebitamento netto e Pil pari al 2,9%, con un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sale invece la pressione fiscale: e' stata pari al 41,4% nel terzo trimestre, in lieve aumento (+0,1 punti percentuali) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Infine i prezzi delle case tornano timidamente a crescere. Per la prima volta dal secondo trimestre del 2011, si registra un aumento congiunturale delle quotazioni delle abitazioni pari a +0,2%. Il risultato e' da ascrivere, secondo l'Istat, all'aumento dei prezzi delle case nuove (+1,4%) mentre per quelle esistenti si registra, pur in un quadro di stabilizzazione, una lievissima diminuzione dei prezzi (-0,1%). Su base annua, la flessione dei prezzi delle abitazioni, iniziata nel 2012, prosegue ma e' in progressivo rallentamento: l'Ipab registra una diminuzione tendenziale del 2,3% (da -2,9% del trimestre precedente). (AGI)
(8 gennaio 2015)