"Perdiamo centinaia di milioni. Non hanno piu' senso. Faremo di tutto per cambiarli", ha aggiunto. Sui contratti take or pay, ha aggiunto Descalzi, "ci vuole la bacchetta magica. Siamo nella necessita' di rinegoziarli costantemente per riportarli al prezzo dell'hub. Il business di comprare gas a lungo termine e rivenderlo e' morto e sepolto. Quindi dobbiamo riuscire a rinegoziarli". Si tratta, ha concluso, "di una vecchia struttura di commercializzare il gas".
Gas: Descalzi, no impatto per Europa da stop a Turkish Stream
Lo stop russo al Turkish Stream "non cambia molto per l'Europa dal punto di vista del rifornimento del gas", ha proseguito Descalzi, in merito alle tensioni in corso tra Istanbul e Mosca e la sospensione del gasdotto. Questo stop, ha spiegato, "preoccupa la Turchia perche' e' un Paese che ha bisogno di gas e ha un grande rapporto di acquisto di gas con la Russia. Il contributo del gas russo e' importante per la Turchia".
Iran: Descalzi,per ingresso aspettiamo che situazione sia definita
"Finche' la situazione non e' completamente definita, visto che investiamo miliardi, questi soldi li tengo in tasca soprattutto in questa condizione di prezzo basso" del petrolio, ha sottolineato l'ad di Eni, interpellato, a margine di un convegno in Confindustria, sui tempi del ritorno in Iran. "Dobbiamo comprendere bene i nuovi contratti perche' sono stati appena presentati - ha aggiunto - dovranno essere legati a dei giacimenti. Queste cose devono essere messe insieme e bisogna capire inoltre quali siano le garanzie. Le sanzioni sono ancora attive. Quando rientreremo in Iran non lo so. Potrebbe essere il 2016 ma bisogna capire cosa si potra' fare. Ci sono ancora questioni in questo perimetro che devono essere definite". Sui nuovi modelli contrattuali presentati dal governo iraniano il manager ha ribadito che "bisognera' studiarli e discutere con la controparte iraniana. Un approfondimento e' opportuno".