In Italia per scaricare un film ci vogliono 90 minuti. In Svezia, 20. Così la banda larga in Europa
In Italia per scaricare un film ci vogliono 90 minuti. In Svezia, 20. Così la banda larga in Europa
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Forse è la volta buona

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Un enorme lavoro da fare

Noi e il resto del mondo

 Digitale banda larga
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Quanto ci vuole per scaricare 7,5Gb?

Più precisamente, la domanda è: quanto ci mette un cittadino in varie parti del mondo a scaricare un film in HD di circa 7,5Gb? E qui iniziano le sorprese. Come vediamo dalla mappa sottostante, al primo posto c’è Singapore, che permette di effettuare il download del film in meno di 20 minuti. Svezia, Danimarca, Taiwan, Hong Kong e pochi altri hanno connessioni in media che richiedono, per lo stesso compito, da 25 a 40 minuti. Nettamente sopra 1 ora troviamo la Francia e anche l’Italia, che arriva addirittura a 90 minuti. Per moltissimi paesi a reddito più basso, in Africa, Asia e Sud America, i tempi si allungano notevolmente e arrivano oltre la giornata, per giungere al tempo più lungo, quello dello Yemen, che supera i 2 giorni. I dati derivano da oltre 63 milioni di speed test, che registrano un valore di velocità più affidabile di quello dichiarato dagli operatori e non frequentemente ben lontano da esso. I test sono stati effettuati in tutti i 190 paesi, su milioni di IPs e nell’arco di 12 mesi, fino al maggio 2017.


A livello mondiale dunque arriviamo entro i primi 50 paesi. Non necessariamente un dramma nella scala mondiale, ma come fa notare il Guardian nell’articolo a commento di questi dati, venti paesi con buona connessione entro i primi 30 sono in Europa e 17 paesi tra i peggiori 30 sono in Africa. I dati sono dunque una buona indicazione della iniqua distribuzione dell’accesso alla rete e dei conseguenti vantaggi e potenzialità di sviluppo ad essa associati. Certamente, per molte aree del mondo, come appunto interi paesi africani, la banda fissa non è al momento l’opzione più raggiungibile e probabilmente la copertura, anche ad alta velocità, arriverà prima grazie a tecnologie su dispositivi mobile. Al tempo stesso, questa graduatoria dice molto di come si posiziona il nostro paese all’interno del pool di paesi definiti ‘avanzati’. In retroguardia, con una forte necessità a spingere più di altri per mettersi in pari.

L'Italia è in ritardo

La strada da seguire

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