Secondo l'Annuario della Siae 2017, lo sport è il comparto dello spettacolo capace di generare il maggiore volume d’affari: siamo sui 3 miliardi di euro (2.976.766.536,13 euro, per la precisione). Non è difficile immaginare quale sia lo sport trainante per tutta la categoria: stiamo parlando del calcio, che domina ognuna delle voci analizzate dalla Siae (eventi, ingressi, spesa al botteghino, spesa del pubblico e volume d’affari) eccezion fatta per le presenze, che è l’indicatore che misura l’affluenza gratuita e che, come vedremo, nel caso del calcio e dello sport in generale si dimostra quello da interpretare con maggiore prudenza.
Il dominio del calcio
“Sport” in Italia è sinonimo di “calcio”. Stando alle cifre date dalla Siae, il calcio impatta sulle voci dell’intero comparto sportivo per il 70%.
Se escludiamo da questo conteggio le presenze - che come abbiamo detto sono meno indicative - eventi, ingressi, spese e volume d’affari del calcio valgono il 78% del totale dello sport italiano.
La voce nella quale il calcio fa sentire maggiormente il proprio peso è il volume d’affari. Il calcio da solo genera un volume d’affari di almeno circa 2 miliardi e mezzo, ma la Siae avvisa: non tutti i contratti di sponsorizzazione, pubblicitari e di vendita di diritti televisivi sono stati contabilizzati al momento della stesura dell’Annuario, per cui la cifra è sicuramente più alta. Conferma di ciò ci arriva anche dal Rapporto Annuale sul Calcio Italiano 2016-17, nel quale la FIGC parla di più di 3 miliardi di euro per ciò che concerne il valore della produzione del calcio professionistico italiano.
In ogni caso, milione più milione meno, il calcio è lo spettacolo più influente non solo dello sport, ma di tutti gli aggregati dello spettacolo. Inoltre, se il volume d’affari totale dello spettacolo in Italia è di 6 miliardi e 836 milioni di euro, il calcio rappresenta da solo il oltre il 40% di tutto il comparto aggregato raggiungendo appunto la soglia dei 3 miliardi tra biglietti, sponsor, pubblicità, diritti radiotelevisivi, merchandising e altre voci di introito.
Secondo l’Annuario della Siae, nello sport il calcio è fuori scala anche in termini di eventi censiti: fra partite internazionali, Serie A e Coppa Italia, Serie B, C, serie minori e giovanili, la Siae ha tenuto traccia di 108.930 eventi. Di fatto, siamo davanti a un ordine di grandezza in più rispetto agli altri sport di squadra come basket, pallavolo, rugby e baseball, che tutti insieme si fermano a 14 mila.
Sport individuali come pugilato, ciclismo, tennis, atletica leggera e altri sport quali nuoto e sci, considerati anche questi aggregati, arrivano a quota 17 mila eventi. Il calcio traina il settore anche per ciò che riguarda la spesa degli spettatori per abbonamenti e biglietti, ovvero per l’indicatore “spese al botteghino”. Nella classifica generale dell’indicatore il comparto sportivo è al secondo posto dietro al cinema, primo con poco meno di 620 milioni di euro. Lo sport si ferma a 460 milioni, ma a fronte di 3 milioni di eventi censiti in meno rispetto al cinema.
“Normalizzando” la spesa al botteghino per il numero di eventi nei vari comparti si evince che, in media, al botteghino incassi di più un singolo spettacolo viaggiante (circa 10mila euro per uno spettacolo), quindi un concerto (circa 9 mila euro) poi, al terzo posto, una manifestazione sportiva (circa 3300 euro). In questa classifica il cinema scivola all’ultimo posto: mediamente, al botteghino una proiezione permette di incassare 200 euro.
A proposito di botteghino, dei 460 milioni di euro incassati dallo sport in fatto di biglietti e abbonamenti, 356,5 arrivano dal calcio (77,5%), mentre il restante 22,5% si divide fra sport di squadra (42 milioni), individuali (47 milioni) e altri sport (13 milioni). Il costo dei biglietti dello stadio, dalla A alle serie minori, è in aumento: la Siae ha rilevato che andare allo stadio, rispetto al 2016, costa un 10% in più, per una media di circa 15 euro a biglietto contro i 13,63 del 2016. Stazionari i prezzi per gli eventi di sport di squadra. Quelli degli individuali scendono del 2,63% e al contempo quelli degli “altri sport” (fra cui nuoto e sport invernali) aumentano del 5,73%.
Le presenze nello sport: perché alcuni eventi non rientrano nei conteggi
Unico dato non dominato dal calcio è quello delle presenze, che però, avverte la Siae, non è particolarmente significativo per dare una dimensione ai vari sport. Per esempio, le presenze registrate nel comparto degli sport individuali sono soltanto 6401 in tutto il 2017: se si considera che fra quegli sport c’è il ciclismo, rappresentato in Italia da importanti competizioni ad ingresso gratuito come il Giro d’Italia, quel numero non è stranamente basso? Abbiamo chiesto chiarimenti alla Siae.
Per le presenze, ci ha spiegato la Siae, si intende il rilevamento di presenze accertate in locali con capienza definita: questo fa sì, ad esempio, che importanti eventi come il Giro d’Italia non rientrino nei conteggi presenti in questo Annuario. Non sorprenda perciò il numero 6401 nella casella delle presenze degli sport individuali. Da un lato - ci fa sapere la Siae - è vero che alcune fonti non ufficiali hanno parlato, nel caso dell’ultimo Giro d’Italia, di 100 mila presenze sullo Zoncolan, ma il dato aggregato dell’intero Giro è di difficile e non scientifica definizione. Quando manca un riferimento quantitativamente controllabile come la capienza di un locale o la definizione da parte delle Commissioni Provinciali di Sicurezza della capienza massima di un’area all’aperto, il dato delle presenze non viene rilevato per evitare di fornire numeri infondati.