Più di uno studente su tre in terza media (il 34,4%) zoppica in italiano, non raggiungendo un livello sufficiente di competenza alfabetica, e va peggio con la matematica, dove il 40,1% dei ragazzi arranca con "la competenza numerica". Per non parlare dell'inglese, ostico per il 43,7% degli studenti. Sono i dati del rapporto "SDGs 2019. Informazioni statistiche per l'Agenda 2030 in Italia", diffuso dall'Istat.
Molte sono le differenze territoriali, di genere e di provenienza: le percentuali più modeste di studenti con bassi livelli nella scala delle competenze alfabetiche si registrano in Friuli-Venezia Giulia (24,6%), in Lombardia (25,1%), nelle Marche (25,8%) e in Provincia autonoma di Trento (26,6%). Per le competenze numeriche, la quota degli insufficienti è più bassa in Friuli-Venezia Giulia (24,2%), nella Provincia autonoma di Trento (25,4%), in Veneto (28,3) e in Umbria (28,5).
La Campania, con il 50,2% di low performer in lettura, seguita dalla Calabria (50%) e dalla Sicilia (47,5%) sono le regioni dove i livelli di studenti con scarse competenze alfabetiche sono più alti; anche per le competenze numeriche degli studenti di III classe delle scuole secondarie di primo grado, queste regioni mantengono i livelli più alti di insufficienza, Campania e Calabria con il 60,3% dei ragazzi e Sicilia con il 56,6%.
Rispetto ai maschi, una percentuale più elevata di ragazze si situa al di sotto della sufficienza nelle competenze matematiche (41,7%, contro il 38,5% dei maschi), mentre per la lettura la situazione si inverte: il 38,3% dei ragazzi non raggiunge la sufficienza nelle competenze alfabetiche, contro il 30,4% delle ragazze.
Un'evidenza ancora più marcata delle disuguaglianze che si vengono a creare per le differenti opportunità di accesso è la forte differenza nelle competenze dei ragazzi nati in Italia da genitori italiani, rispetto agli stranieri di prima e di seconda generazione. Il 67,7% dei ragazzi che non sono nati nel nostro paese non raggiungono la sufficienza alfabetica e il 61,3% quella numerica.
Una misura della capacità d'integrazione degli studenti stranieri nel sistema scolastico è la differenza dei risultati tra la prima e la seconda generazione d'immigrati e tra questi ultimi e i nativi. Leggermente meglio si comportano i ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, sia per quanto riguarda la lettura (47,9% di insufficienti), sia in matematica (45,1%). La quota di studenti italiani che non raggiungono la sufficienza è pari al 31,9% per le competenze alfabetiche e al 38,6% per le competenze numeriche.