Roma - L'Efsa, l'Autorita' europea per la sicurezza alimentare, e' stata istituita nel 2002 ed e' stata assegnata a Parma dopo una dura battaglia diplomatica con la Finlandia che indusse Silvio Berlusconi a evocare persino la superiorita' del culatello sulla renna affumicata. Negli 11 piani piu' due interrati, lavorano stabilmente 450 persone che forniscono consulenza scientifica alla Commissione europea, al Parlamento e agli Stati membri sui rischi, esistenti ed emergenti, che riguardano la catena alimentare per assicurare la protezione della salute dei consumatori e la sicurezza del cibo.
L'agenzia e' stata istituita dopo una serie di crisi alimentari verificatesi alla fine degli anni '90 e ha lo scopo di garantire un sistema di controllo a livello europeo. Si occupa principalmente di sicurezza degli alimenti e dei mangimi, nutrizione umana, salute e benessere degli animali, protezione e salute delle piante. Nelle sue valutazioni del rischio ambientale l'autority tiene conto anche dell'eventuale impatto della catena alimentare sulla biodiversita' degli habitat animali e vegetali. Da quando e' stato istituita ha emanato pareri scientifici su molte questioni come l'encefalopatia spongiforme bovina (BSE), la salmonella, gli additivi alimentari come l'aspartame, gli ingredienti alimentari allergizzanti, gli organismi geneticamente modificati, i pesticidi, e questioni di salute animale come l'influenza aviaria.
Non e' da meno il ruolo svolto, in cooperazione con gli Stati membri dell'Ue, nella raccolta e nell'analisi dei dati, per garantire che la valutazione europea del rischio sia sostenuta dalle informazioni scientifiche piu' esaurienti possibili. La comunicazione sui rischi associati alla catena alimentare e' un'altra funzione svolta dall'autorita' nell'ambito del suo mandato. Si tratta di un compito importante per informare in modo chiaro e preciso il pubblico in generale e non solo gli addetti del settore.(AGI)