(AGI) - Roma, 8 mag. - Probabilmente ormai resta 'iconizzato'nell'espressione "a sua insaputa", frase simbolo di una vicendagiudiziaria conclusa positivamente per lui, in primo grado, maorigine di un polverone mediatico che gli e' costato lacandidatura alle Europee. Prima che fossero invece le manette ascattare ai polsi di Claudio Scajola, per la seconda voltanella sua vita. E' una storia di ascese e inciampi, quella dell'esponenteFI.
Dell'uomo, anzi, che Forza Italia ha contribuito non pocose non a costruire certamente a strutturare, con grande piglioe determinazione. Ascese e inciampi, incarichi di vertice e 'incidenti', conScajola che cade e si rialza fino a imboccare un 'loop' che loporta all'arresto di stamane con l'accusa di aver favorito lalatitanza di un altro ex 'azzurro'. Figlio di un notabile Dcdella sua citta', Imperia, Claudio ha per madrina di battesimola primogenita di De Gasperi e per padrino di cresima un altropadre nobile scudocrociato come Taviani. E' nella Dc allora cheil giovane Scajola muove i primi passi, ed e' con quellatessera in tasca che diventa sindaco della sua Imperia. Neldicembre '83, da primo cittadino, viene arrestato per unaquestione di tangenti che ruota intorno al Casino di Sanremo.Due mesi a San Vittore. Cinque anni dopo arrivera' ilproscioglimento con tanto di scuse dell'allora pm Davigo, eScajola torna sindaco di Imperia. Gli anni passano e Scajola e' tra i deputati della discesain campo, quella della legislatura con le spillette sul bavero:tricolore per quelli di FI, variazioni sul tema di Alberto daGiussano per i leghisti, fiamme per AN. Regge il partito conuna liberta' d'azione che non avra' riscontro in quella deisuoi successori e nel 2001 diventa ministro dell'Interno. Unbattesimo del fuoco purtroppo letterale, per lui e per ilgoverno, con gli incidenti al G8 di Genova. Ma non e' questa lacausa delle dimissioni che arrivano un anno piu' tardi. E' unafrase, anche questa volta, a scatenare la bufera intorno altitolare del Viminale che liquida come "un rompicoglioni" MarcoBiagi, giuslavorista al quale viene tolta la scorta e che vienepoi ucciso dalle Br. Inciampi e ascese. Nel 2003 Scajola torna al governo,stavolta alla piu' defilata Attuazione del programma mentre nel2005 rientra in un portafoglio piu' pesante, alle Attivita'produttive. E' del 2010 l'affare Anemone, lo scandalo per la casa convista sul Colosseo. Quella pagata per circa la meta'dall'imprenditore "all'insaputa" del politico. Finira' assoltoma sara' lo stesso Silvio Berlusconi a chiarire che laquestione pesava troppo dal punto di vista dell'immagine perpoter inserire in lista Claudio alle Europee. (AGI)