AGI - Un "esercito di soldati per la pace" e la musica come "strumento per superare ogni conflitto". È il messaggio lanciato da Andrea Bocelli, ospite d'onore al Palazzo di Vetro, sede dell'Onu, dove ha partecipato all'evento "Empowering Youth through Music", conferenza co-organizzata dalla Rappresentanza Permanente d'Italia alle Nazioni Unite e dalla "Andrea Bocelli Foundation", l'ente filantropico fondato dodici anni fa dal tenone con l'intento di sostenere progetti nazionali e internazionali che abbattono barriere legate alla malattia, povertà e all'emarginazione sociale.
L'intervento più atteso è stato quello di Bocelli, che ha confermato in apertura di avere problemi di voce, cosa che lo ha portato nell'ultime ore a rinviare un concerto in programma a Boston. Per rendere il suo messaggio più' chiaro, il tenore ha scelto di parlare direttamente in italiano, nella "lingua della musica", e lo ha fatto per circa quattro minuti.
"Ho sentito parlare - ha cominciato - dell'importanza della musica nell'educazione e io di questo sono convinto. Vorrei tanto credere che la musica potesse funzionare come potente farmaco al pari del cortisone e degli antibiotici nella nostra società, ma ahimè non è cosi'".
"Tuttavia - ha aggiunto - amo ricordare le raccomandazioni che faceva un grande romano, Catone Uticense, il quale raccomandava al governo di non far ascoltare mai musica ai soldati, perché la musica addolciva i cuori, li rendeva meno atti alla guerra". "Allora - ha continuato - siccome credo che siamo tutti d'accordo nell'auspicare un esercito di soldati che lottano per la pace, allora in questo senso la musica ha la sua ragione di esistere, crea bellezza, quel tipo di bellezza che Dostoevskij ha fatto dire a un protagonista di uno sei più grandi capolavori, "L'idiota", 'la bellezza salverà il mondo'".
Bocelli si è augurato "con tutto il cuore che queste cose che appassionano e ci diciamo qui possano realmente trovare riscontro in ogni angolo del mondo dove esistono scuole, dove i bambini possano prendere la musica e possano capire e far diventare loro quasi un mantra l'idea che ogni litigio ogni conflitto, ogni violenza sono un incidente intellettuale, un gravissimo incidente intellettuale, che si trasforma in una sconfitta per tutti, per chi la provoca e per chi cade nella trappola".
"Auguro a tutti i ragazzi - ha concluso - e a tutti coloro che hanno lavorato così tanto all'interno della fondazione che porta il mio nome, buon lavoro e di continuare con ulteriore slancio tutto quello che è stato iniziato ormai tanti anni fa e che ha dato i suoi frutti, e a voi grazie".
L'applauso dell'aula ha chiuso il suo intervento. La conferenza, ospitata nella sala del Consiglio economico dell'Onu, era stata aperta dagli interventi dell'ambasciatore Maurizio Massari e dalla vice segretaria generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed, che hanno sottolineato l'importanza della musica e dei progetti di sviluppo nelle aree di maggiore sofferenza del mondo. Tra gli ospiti, l'ambasciatore di Haiti Antonio Rodrigue, la presidente dell'Ecosoc e ambasciatrice del Cile Paula Narvaez e il direttore di Unesco a New York Eliot Michenberg. Nel secondo segmento dell'evento, la Fondazione Andrea Bocelli illustrerà i propri progetti per favorire l'empowerment giovanile attraverso la musica come strumento pedagogico.
Presenti, tra gli altri, il presidente della fondazione, Stefano Aversa, la Ceo Laura Biancalani e il cantautore e autore del progetto "The shape of the World", Giovanni Caccamo.