C 'è Mickey Mouse al timone dello Steamboat Willie, come nel terzo cortometraggio di Walt Disney e Ub Iwerks che, nel 1928, lo vide protagonista. Ma ci sono anche Topolino e Pippo nei panni di Dante e Virgilio, come nel capolavoro "L'inferno di Topolino", scritto nel 1949 dal geniale Guido Martina, che accompagnò ogni vignetta con una terzina dantesca ("Papè Satan, Papè Satan aleppe: / queste parole dai concetti bui / per seicent'anni niun spegare seppe. / Solo Dante lo può; ragion per cui / chi vuol saper che cosa voglion dire / vada all'inferno e lo domandi a lui..."). O ancora i due personaggi che brandiscono "La Spada di Ghiaccio" dell'omonima trilogia fantasy, sceneggiata e disegnata da Massimo De Vita, che fece sognare chi fu bambino negli anni '80. Perché, diciamo la verità, le migliori penne e i migliori pennelli cimentatisi con i paperi e i topi non sono americani ma italianissimi. Pennelli come quello del grande Giorgio Cavazzano, uno dei disegnatori disneyani più apprezzati al mondo, al quale il governo ha dato il compito di celebrare i novant'anni di Topolino con otto francobolli, presentati in anteprima a Lucca Comics & Games.
"Sono particolarmente orgoglioso per l’emissione di questi otto francobolli Disney che celebrano i 90 anni di Topolino, un personaggio che ha incrociato, con le sue storie, le vite di milioni di adulti e bambini di tutto il mondo", ha commentato il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, "credo, in particolare, che in un tempo in cui le comunicazioni sono principalmente affidate a dispositivi elettronici questa iniziativa possa contribuire ad avvicinare al mondo della filatelia i più piccoli. Aver dedicato a Topolino un francobollo è un modo per lo Stato di dire grazie a questo personaggio". Un personaggio che, non tutti lo sanno, passò dallo schermo ai fumetti prima in Italia e poi in Usa. I primi albi con storie di Topolino, editi da Nerbini, usciranno infatti nel nostro Paese nel 1932, tre anni prima dell'inizio delle pubblicazioni in America.