"Il pubblico mi sta premiando, 'Baciami adesso' è già stata ascoltata più volte rispetto a 'Nonno Hollywood'". Enrico Nigiotti non si è lasciato intimorire dalle critiche che ha ricevuto 'Baciami adesso', il brano con cui ha partecipato al 70esimo Festival di Sanremo.
Il 'vichingo toscano' si dice orgoglioso del suo brano: "Le critiche che ho ricevuto a Sanremo non sono state costruttive, - racconta all'AGI - sono nate dal paragone con il brano che ho portato alla kermesse lo scorso anno. Un brano che comunque ricevette moltissime critiche, ma che in seguito ha raccolto un gran successo", superando i 13 milioni di visualizzazioni su Youtube. "Hanno attaccato la canzone definendola 'troppo semplice', ma la veste con cui mi sono presentato quest'anno era romantica, volevo regalare un sorriso. In 'Nonno Hollywood' ero malinconico, raccontavo la perdita di mio nonno. E poi - ha continuato - non si puo' dare un voto a una canzone, non si tratta di compiti di matematica da svolgere bene o male, le canzoni devono saper arrivare. Ma è comunque questo il gioco di Sanremo e nonostante tutto è stata per me una bella esperienza con cui sono riuscito a promuovere il mio nuovo album".
'Nigio', il nuovo album del cantautore livornese, uscirà il giorno di San Valentino, il 14 febbraio. Sette brani inediti (più l'ultima hit estiva 'Notturna') scritti e composti dallo stesso Enrico Nigiotti che si caratterizzano per un sound forte ricco di assolo di chitarra scandito dal ritmo della batteria. "E' una raccolta semplice rivolta a tutti, che parla di tutti - ha spiegato all'AGI il livornese classe '87 - racconta il mondo visto con occhi di una persona comune, un uomo medio".
Un album intimo, colloquiale e diretto che parla di 'vita camminata', di momenti intensi vissuti fuori casa, tra la gente, per strada. Un lavoro ricco di riferimenti a personaggi noti e di spessore, da Pasolini a Pirandello. "Pasolini e' stato il primo a sfruttare il potere della televisione - ha osservato - il primo a dare importanza e voce al popolo. In un'intervista che ho visto tempo fa su Youtube parlava, come fosse Nostradamus, di una società che si stava evolvendo che poi di fatto è quella attuale. Il brano l'ho intitolato 'Pasolini' perché è una canzone di rottura, di denuncia".
Un altro brano di cui il cantante è molto orgoglioso è 'Vito'. La canzone, ispirata alla novella di Pirandello 'Il treno ha fischiato', "vuole restituire dignità a un personaggio che troppo spesso capita di incontrare per la strada. Vito è un po' lo scemo del villaggio o il pazzo emarginato che urla ubriaco e che tutti i giorni incontra persone pronte a deriderlo". E poi racconta della sua ultima collaborazione in questo cd in uscita. Dopo Eros Ramazzotti, Gianna Nannini e Laura Pausini, e' la volta di Panariello. "Ho scelto Giorgio, perché oltre ad essere un grande comico è un fortissimo attore drammatico. 'L'Ora Dei Tramonti' è una canzone un po' bohemienne, alla Brassens, molto cantautorale che si conclude con un monologo che andava recitato. Giorgio era la persona giusta".
A partire dal 2 maggio Nigiotti sarà in tour nei principali teatri italiani con uno spettacolo in cui presenterà per la prima volta live i brani inediti del suo nuovo album. "Mi auguro di raccogliere lo stesso risultato dello scorso anno - ha concluso - il pubblico che viene a teatro è un pubblico che non capita li' per caso, ma che ti segue sempre".
Queste le prime date del tour 2020:
- 2 maggio: Il Celebrazioni - BOLOGNA
- 4 maggio: Teatro Verdi - FIRENZE
- 5 maggio: Teatro Dal Verme - MILANO
- 8 maggio: Teatro Acacia - NAPOLI -
- 11 maggio: Teatro Colosseo - TORINO
- 19 maggio: Auditorium Parco della Musica ROMA
- 21 maggio: Teatro Goldoni - LIVORNO.