AGI - Flavia Gasperetti arriva in libreria con il suo primo romanzo "La verità quando arriva è una tempesta" edito da Bompiani. L'esordio di questa penna affilata e allo stesso tempo delicata, porta al lettore il tema della cura di un genitore nel suo momento di declino. Un crollo fisico, che porta ciascun figlio a interrogarsi sulle proprie fragilità, sui ruoli che si invertono e sulla capacità di costruire e sopravvivere alle macerie che si vanno accumulando.
L'intera trama è costruita con un gioco che si ispira al "Re Lear" di Shakespeare e "guardando agli allestimenti" delle sue messe in scena, è stata calata in una famiglia esterna e moderna. Nel declino di Learco fino a quel momento sovrano assoluto nella sua vita, padre eccentrico, architetto di fama internazionale ci sono le due figlie Renata e Gabriella, fino a quel momento vissute all'ombra ora alle prese con i deliri di un padre diventato all'improvviso irriconoscibile. Alle prese con un'abdicazione non prevista. Sorelle estremamente diverse per carattere e carriera, si troveranno improvvisamente a doversi prendere cura insieme di quel padre che, forse, inconsapevolmente, ha fatto di tutto per dividerle. E poi c'è Cora (trasfigurazione della Cordelia di Shakespeare), una moglie giovanissima che all'improvviso scompare senza lasciare traccia, tingendo di giallo questo romanzo.
Il momento di difficoltà di questa famiglia, porta alla luce una serie di domande mai troppo esplicitate come quella sulle origini di Cora: chi è? E sul rapporto individuale che ognuna delle figlie ha avuto con Learco e su quello che adesso è il peso di un'eredità pesante da gestire, che non è solo una questione individuale ma deve rispondere alle aspettative degli altri. Senz'altro in queste pagine si consumano conflitti importanti, personali e intimi. Ma il primo conflitto è quello che ciascuno sente consumare dentro sè: quando si spenge la luce di un genitore saremo davvero in grado di accedere la nostra?