AGI - Dopo aver rappresentato per quasi un quarto di secolo un appuntamento fisso dell’estate romana per tutti gli appassionati di libri, da quest’anno Letterature Festival Internazionale di Roma si arricchisce di alcune ‘Anteprime’ di grande prestigio. Per comprenderne la caratura, è sufficiente citare la prima, che vedrà andare in scena il 25 marzo alle 21.00 all’Auditorium Parco della Musica il Premio Nobel per la Letteratura 2023 Jon Fosse. Per scoprire i dettagli di questo nuovo progetto che anticipa di qualche mese le classiche serate di luglio della storica manifestazione curata da Simona Cives, abbiamo incontrato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio.
In quali luoghi di Roma si svolgerà Anteprime, e quali saranno i suoi ospiti?
Quest’anno abbiamo voluto moltiplicare gli spazi delle anteprime di Letterature Festival per costruire un dialogo ancora più forte tra la grande letteratura e la città di Roma. Abbiamo pensato di distribuire gli incontri con gli autori ospiti già a partire dalla primavera ed in luoghi diversi, anche distanti dal centro storico, come Parco Monte Ciocci e il Teatro Elsa Morante. Ci saranno Erri De Luca, il Premio Nobel Jon Fosse, Javier Cercas, che con il nuovo romanzo ‘Il folle di Dio alla fine del mondo’ racconta il suo viaggio in Mongolia con Papa Francesco, la scrittrice tedesca Daniela Dröscher, lo scrittore e sceneggiatore Gullermo Arriaga, David Grossmann, primo autore israeliano a vincere il Man Booker Prize e noto per il suo impegno volto a una risoluzione pacifica della questione palestinese. Attraverso questi autori abbiamo cercato di comporre una mappa geografica rappresentativa per leggere il nostro tempo.
Con quale spirito è nata questa appendice di Letterature?
Gli spazi aperti di partecipazione sono una condizione necessaria per la crescita di Roma, che ha tutte le possibilità di tornare ad essere un luogo simbolo di dialogo e incontro, in cui la diversità è celebrata. Questo Festival, da 24 anni appuntamento consolidato della Capitale, ci ha dato lo spunto per coinvolgere una platea più ampia di cittadini e cittadine, che avranno modo di incontrare e ascoltare i grandi autori contemporanei anche nei quartieri della vita quotidiana. Stiamo infatti lavorando per fare in modo che, da una parte, i luoghi della cultura siano ovunque e, dall’altra, anche chi vive nelle periferie, nelle borgate e nei rioni possa raggiungere gli spazi meravigliosi del centro storico, come Lo Stadio Palatino, con più facilità e gratuitamente. A partire da fine aprile, partiranno da diversi Municipi dei Bus della cultura, che renderanno più accessibile il centro e quindi musei, teatri e monumenti del nostro patrimonio storico e artistico.
Il tema della prima edizione di Anteprime è ‘Ritorni’, perché?
Il ritorno è tema universale, esplorato dai più grandi scrittori di tutti i tempi, a partire da Omero e Virgilio, e poi da Kavafis, Virginia Woolf, Elsa Morante, Primo Levi, Cesare Pavese e tanti altri. Topos che è metafora della vita stessa, oggi questo tema va inteso anche in un senso più cupo; ritorni inquietanti minacciano le relazioni tra popoli, la crescita dell’Europa. L'estrema destra razzista, nazionalista, negazionista sul cambio climatico, omofobica, islamofobica, patriarcale torna a farsi strada minacciando concretamente il nostro sistema democratico. Scegliere questo tema vuole essere anche un invito alle scrittrici e gli scrittori ospiti a prendere parola e aiutarci a decifrare meglio – anche dal punto di vista letterario – il nostro tempo.
I libri possono ancora ricoprire un ruolo nel cambiamento di una società?
Possono. A differenza delle guerre che intossicano, costruiscono muri, bruciano case e libri, la letteratura costruisce connessioni e ponti, mettendoci in dialogo e a confronto. I libri hanno la straordinaria capacità di cambiare le prospettive, sollevare domande e mettere in discussione le verità che ci consegnano. In un'epoca segnata dalla iper velocità, da una scienza in grado di fare tutto, i libri offrono profondità, invitano a soffermarsi, riflettere e costruire una visione di società. Emozioni e pensieri possono ispirare l'azione, far nascere una coscienza critica e un nuovo senso di responsabilità. Nella nostra continua evoluzione, i libri diventano specchi e finestre per immaginare futuri possibili. Sono compagni di viaggio, ma anche un'arma potente per il cambiamento.