AGI - Il Cambridge Dictionary ha scelto 'Manifest' come parola dell'anno per il 2024. Un verbo, dunque, e quindi non una scelta usuale. Si riferisce, in particolare, a quella pratica per ci si utilizzano "metodi come la visualizzazione mentale per immaginare di raggiungere qualcosa che si desidera, nella convinzione che così facendo sarà più probabile che accada". A spiegarlo è stato l'editore del celebre dizionario britannico in un annuncio mercoledì. È uno strumento motivazionale che la cantante Dua Lipa ha utilizzato più volte citandolo come fondamentale nel suo percorso verso il successo. L'artista ha spiegato come 'Manifest' abbia avuto un ruolo fondamentale per aiutarla a fissare nella mente i momenti che poi si sono rivelati 'chiave' nel proseguimento della sua carriera. Un esempio? La sua esibizione al Glastonbury Festival.
Per Dua Lipa è importante porsi "intenzionalmente un obiettivo" pensandoci "ogni singolo giorno della vita". "Per me è stato così con Glastonbury. Quando ho iniziato a fare musica sognavo il giorno in cui mi avrebbero chiesto di essere headliner". L'headliner è colui a cui viene affidato il momento saliente, e più atteso, di un evento musicale o teatrale a più voci o con più ospiti. "Ogni volta che mi sono trovata in studio a registrare pensavo... Come suonerà questo pezzo a Glastonbury? In un certo senso ho fissato quell'idea, quell'intenzione, nella mia mente. Penso che sia una cosa davvero potente". La Cnn ha ricordato come la pratica del "Manifest" venga applicata anche da un'atleta come Simone Biles. In un'intervista recente, la ginnasta ha spiegato come sua madre l'abbia incoraggiata a mettere per iscritto i suoi obiettivi: "Devi scriverli, devi scrivere sempre tutto. E devi pronunciarli sempre per farli esistere". E se vedi tutto ciò chiaramente nella tua testa "poi solitamente tutto accade".
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— Cambridge Dictionary (@CambridgeWords) November 20, 2024
"manifest" (verb)
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Ma da dove arriva 'Manifest'?
La parola deriva dalle lingue neolatine, ma Manifest' in inglese originariamente significava 'ovvio', 'evidente'. Qualcosa che è facilmente intuibile. Poi è stato utilizzato, sempre di più, come un verbo che aveva il significato di "mostrare qualcosa chiaramente", senza fronzoli, esattamente come è. Secondo il Cambridge Dictionary, all'inizio del XX secolo, il termine è stato utilizzato con un nuovo significato legato alla volontà di "far accadere qualcosa interiorizzandola, intenzionalmente o meno". Negli ultimi dodici mesi il termine è entrato sempre di più nella società e nella coscienza pubblica ottenendo una risonanza sempre maggiore anche tra gli influencer. Il suo utilizzo si è diffuso largamente, spostandosi dai social ai media più tradizionali.
'Manifest' è stata così introdotta nel vocabolario britannico nel 2023 e, da allora, è stata cercata più di 130mila volte dagli utenti. Un anno dopo è stata incoronata 'parola dell'anno' sia per la sua nuova popolarità raggiunta che per aver "mostrato come una parola possa modificarsi nel tempo". Una sorpresa per molti che, invece, si aspettavano di veder vincere un'altra voce, BRAT, così discussa e ripetuta nelle discussioni online degli ultimi mesi. Forse, però, anche solo per il suo intento sognatore, 'Manifest' è stata una scelta decisamente migliore.