AGI - "Pensiamo a quanti uomini d'affari e grandi multinazionali del mondo utilizzando il palcoscenico di Venezia per chiudere intese, promuovere prodotti, diffondere progetti e idee. Venezia è viva, non è il 'lunapark turistico' che in molti pensano. Roma è la capitale? Bene, Venezia è il biglietto da visita internazionale d'Italia, il salotto buono per chiudere qualsiasi trattativa, anche diplomatica". Lo spiega in un'intervista rilasciata all'AGI il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, a poche ore dalla cerimonia di apertura, a cui era presente, dell'81esima edizione della Mostra del Cinema.
"A me il cinema piace molto - prosegue - sono onnivoro nel senso che sono passato dai film western della gioventù a quelli impegnati negli anni dell'università. Adoravo Antonioni, anzi ho pure pranzato con lui... Ecco, noi dobbiamo pensare alla Mostra del cinema come a una grande opportunità che possiamo dare ai giovani per conoscere il cinema. Così come in un grande museo dove c'è un po' di tutto e si guarda tutto, così è il cinema alla Biennale, l'unica differenza è che si tratta di una forma d'arte più 'astratta' e non si può toccare come si fa con una statua o un quadro. Ma è arte allo stesso modo".
L'edizione delle star, come è ormai stata ribattezzata l'81esima edizione della Biennale Cinema, sta mostrando a tutti le dimensioni incredibili raggiunte. Una parata di star senza precedenti, pubblico in crescita costante, pellicole da ogni parte del mondo a segnare una edizione che si preannuncia già da record. "Abbiamo vissuto anni di complessi di inferiorità - prosegue - oggi se Venezia non è la prima kermesse del genere è una delle prime, ce la giochiamo con Hollywood. Anche Sigourney Weaver, ritirando il Leone d'oro alla Carriera, ha detto di guardare con attenzione a Venezia, ha citato il Mose e il fatto che Venezia indica la via per la tutela del territorio. Siamo passati dal 2019 con l' "aqua granda" e il Mose usato come simbolo di contestazione a una grande attrice e attivista che lo indica ad esempio da seguire dal palco della Mostra del Cinema".
Una manifestazione che è quindi inscindibilmente legata al proprio territorio, a Venezia, alla sua peculiarità e inevitabilmente ad una autonomia che storicamente fa parte del suo Dna. "L'autonomia non è altro che una assunzione di responsabilità - aggiunge infine - purtroppo c'è qualcuno in giro per l'Italia che la considera la secessione dei ricchi o altro ma si tratta di un grande processo di decentramento che permetterà di esaltate le peculiarità di tutti i territori".
"Venezia è l'unica città al mondo vera, con decine di migliaia di abitanti, che è allo stesso tempo un immenso museo a cielo aperto. È impossibile da spiegare a parole la sua bellezza. La Mostra del cinema non è che una delle tante conferma della sua eccezionalità" ha infine concluso.