AGI - Un libro dedicato alle ossessioni sentimentali e le relazioni patologicamente tossiche che fanno perdere energie vitali, ma in cui ci si imbatte almeno una volta nella vita. E’ successo anche a Roberto Emanuelli (lo scrive in postfazione), che per il suo passaggio sotto le insegne Feltrinelli sceglie come protagoniste dell’appena uscito ‘Ora amati’ una libraia di Roma ed una studentessa della Bocconi di Milano, entrambe emotivamente alle prese con manipolatori seriali.
Giunto alla nona prova narrativa dopo centinaia di migliaia di copie vendute e traduzioni in Spagna ed America Latina, l’autore romano sta lavorando alla naturale evoluzione del suo percorso anche attraverso il confronto - in particolare con l’americanista, editor e traduttore di Stephen King Luca Briasco - e l’allargarsi della sua visione passa dai temi prescelti - le dipendenze, ed il femminismo come questione di crescita personale - e dalla preferenza per un finale in forma di monito: per curare le tendenze insane servono sostegno umano e psicologico.
Emanuelli scrive di punti di passaggio in una finta non autofiction che prende corpo in ‘Ora amati’ nel personaggio/alter ego della libraia, cui affida la sua voce su temi come il rapporto tra editoria cartacea e promozione digitale o il profumo dei libri - inteso come capacità attrattiva fuori da ogni regola, e critica -, mentre celebra il suo ombelicale rapporto con i lettori facendone clienti/personaggi a cui consegnare biglietti ad personam tra gli scaffali. Dedicando un romanzo alla necessità di crescere e maturare abbandonando i sogni giovanili, pare tuttavia sottilmente riferirsi anche a un nuovo corso nel suo lavoro. In parte ‘Ora amati’ è già una muta di pelle, per il sentimentale underdog che aveva anticipato temi e successo del romance partendo da un post. In cambio del rischio di disorientare una parte di pubblico c’è in palio quel che chi scrive insegue ogni volta: ritrovare le proprie metamorfosi su una pagina.