AGI - "La natura geniale", come il mondo naturale ispira l'innovazione e costruisce la tecnologia è un saggio scritto dalla giornalista scientifica Kristy Hamilton, uscito in Italia per Feltrinelli. In un'epoca dove si parla molto di intelligenza artificiale, questo volume propone un viaggio inverso, portandoci dietro che spesso ispira le scoperte e le innovazioni: la natura. Ogni capitolo è un immergersi in un esperimento. Per esempio per costruire un telescopio in grado di catturare le emissioni a raggi X, gli astronomi hanno studiato l'occhio dell'aragosta. Oppure per la scoperta dell'insulina in grado di combattere il diabete di tipo 2, malattia tra le più diffuse nel mondo occidentale, gli scienziati prima hanno estratto il siero salvavita da bovini e ovini, e infine hanno utilizzato il batterio E.coli. Una scoperta che valse nel 1923, il Premio Nobel per la Medicina a Banting e Macleod. Nel mondo moderno 420 milioni di persone soffrono di diabete, tanto basta a capire l'importanza e l'incidenza di simile scoperta per l'umanità.
E per costruire cementi bio, gli studiosi si stanno ispirando al processo naturale che comanda i coralli. Insomma, dall'osservazione di come si comporta la natura, gli umani possono trarre ispirazione per risolvere i propri problemi, per arrivare dove naturalmente non sarebbe in grado di sopravvivere.
Kristy ci porta dietro alle scoperte e alle innovazioni in un modo sorprendente, che sembra rispondere al principio che in "natura nulla si crea e nulla si distrugge" anche quando di mezzo c'è l'uomo in cerca di nuove soluzioni. Dietro l'ingegno raccontato in queste pagine c'è soprattutto una dichiarazione d'amore verso la natura, deposito di una saggezza arcaica e spesso vituperata.