AGI - La ex centrale elettrica del XX secolo al centro di Mosca trasformata, grazie a un progetto di Renzo Piano, nel più vasto spazio per l'arte contemporanea in Russia - la Casa della Cultura Ges-2 - apre la prima grande esposizione a respiro internazionale, dopo la sua inaugurazione a fine 2021. Lo fa con un curatore italiano, il critico Francesco Bonami, e opere di diversi celebri artisti anche occidentali, nel tentativo di ridare voce a una scena culturale che ha inevitabilmente risentito i contraccolpi dell'invasione russa dell'Ucraina.
'Square and Space, from Malevich to Ges-2' ('Il quadrato e lo spazio, da Malevich al Ges-2') è il titolo del progetto curato insieme a Bonami dalla ex direttrice della Galleria statale Tretyakov di Mosca, Zelfira Tregulova. Al centro, vi è il tema del rapporto tra quadro, visitatori e museo nell'ultimo secolo, con Ges-2 che si presenta come spazio ideale: "Pensata da Piano come piazza pubblica, riesce a far riflettere sulla valenza dell'architettura in relazione alle opere d'arte, rappresentando in modo efficace l'evoluzione dell'architettura da contenitore a contenuto", spiega Bonami.
L'esposizione ruota non solo intorno al dialogo tra opere della fine del XIX secolo e l'inizio del XXI e i lavori di artisti iconici del secolo scorso come Francis Bacon, Ilya ed Emilia Kabakov, Wassily Kandinsky, Pablo Picasso e Andy Warhol, ma anche sull'edificio stesso della Casa della Cultura: Ges-2 è a tutti gli effetti la prima opera incontrata dallo spettatore e, allo stesso tempo, lo sfondo su cui si staglia l'esposizione. Inaugurata a dicembre 2021, Ges-2 non fa in tempo a decollare che il 24 febbraio 2022 inizia la guerra in Ucraina. Voluto dal magnate russo del gas Leonid Mikhelson per la sua Fondazione V-A-C, il museo è presto costretto a rimodulare le sue aspirazioni di centro internazionale dell'arte contemporanea, focalizzandosi su una programmazione che dà spazio soprattutto all'arte di Paesi considerati 'non ostili' come quelli dei Brics e sviluppando una fitta agenda di eventi culturali pubblici che negli ultimi due anni è riuscita a portare un milione e mezzo di visitatori. Seppur con opere che arrivano da prestiti tutti sul territorio russo, 'Square and Space, from Malevich to Ges-2' è il primo evento con un respiro più internazionale.
"La mostra", spiega Tregulova, "presenta le principali innovazioni artistiche del XX secolo e l'importante ruolo svolto dall'arte russa in questo processo. Per questo, "comincia con il 'Quadrato nero' di Malevich, che ha avuto una vasta influenza nel mondo dell'arte, e si conclude con una delle migliori opere di Iliya Kabakov, il creatore del concetto di installazione totale". "La mostra conduce lo spettatore dal piano della tela con il quadrato nero, a un'immersione nello spazio architettonico di Ges-2 e all'interno dell'opera d'arte", sottolinea la storica dell'arte.
'Square and Space, from Malevich to Ges-2', aggiunge Bonami, direttore artistico del Museo di arte contemporanea By Art Matters di Hangzhou (Cina), "racconta come l'evoluzione dell'arte e quella del museo abbiano seguito percorsi paralleli. I musei si concentrano sempre piu' sull'architettura: da depositari dell'arte, sono diventati sfondi, contesti culturali in senso lato e Ges-2, costituisce un esempio lampante di questa trasformazione".