AGI - "Una musica può fare", cantava un tempo Max Gazzè. Una musica può, per esempio, provare a cambiare le sorti di un territorio. Ci sono luoghi infatti che si prestano a racconti. Luoghi che attraversano i giorni, gli anni e i secoli e raccolgono storie sempre diverse. Luoghi che però, negli anni, sembrano aver perso la propria voce. E' il caso del Cortile dei Camminatori di Domande dell'ex Asilo Infantile Regina Elena, a Castagnole Monferrato, in provincia di Asti. Un luogo da qualche anno intitolato ad un abilissimo narratore quale fu Luciano Nattino che, con la sua drammaturgia, compì meraviglie.
Questo sito, risalente ai primi anni del secolo scorso, ha bisogno di aiuto per tornare ad essere la meraviglia che era un tempo. Un destino che condivide col suo territorio, da anni teatro di abbandoni e fughe. In una parola: spopolamento. Ed qui che entra in gioco la musica. Perché è in questo spazio che Hilluminati Music Festival ha scelto di accendere le sue luci, raccontando una storia nuova, fatta di musica, di condivisione, di rispetto tra esseri umani e verso tutto ciò che li circonda.
E' infatti proprio nella cornice di uno degli edifici storici più significativi delle colline astigiane, sorto su un promontorio naturale, che parte l'avventura di quattro trentenni del luogo - Jeremy Alongi, Marco Bodriti, Marco Langella e Nicola Mancinone - che, anziché fuggire da una provincia che in dieci anni - 2011-2022 - ha perso circa 15 mila abitanti (fonti ISTAT), hanno scelto di restare, investendo risorse e creatività sulla terra che li ha visti nascere. La strada scelta è quella di individuare nei borghi della provincia, uno spazio poco utilizzato e ridargli vita, attraverso la musica, attraverso l'arte e la cultura, che passa - ovviamente - anche per le eccellenze del territorio. Il primo appuntamento è l'8 giugno: dalle 17 alle 2, quattro artisti si esibiranno sul main-stage allestito nel cuore della struttura architettonica dell'ex asilo, illuminando le colline del Ruchè, vitigno DOCG coltivato in questa ristretta area del Monferrato.
La musica si diffonderà nell'area denominata Ricetto, dove storicamente sorgevano il Castello e la Torre di Castagnole: erano strutture di difesa, da cui si esercitava il controllo sull’abitato, ma per l'occasione diventano uno spazio aperto e inclusivo, "dove pensare una nuova forma di divertimento, lontano dall'omologazione e dal grigio della città", spiegano gli organizzatori. E' proprio questa la filosofia di Hilluminati Music Festival, rassegna artistico-musicale itinerante, ma non solo. "E' un atto di contro-tendenza e di ribellione - prosegue la "crew" dell'evento - E' una missione, racchiusa già nel suo nome: la lettera H è quel gradino della scala con cui raggiungere il sole. Il nostro logo è infatti un asterisco a sei punte, simbolo di inclusività nel linguaggio moderno, così simile ad un sole. Ma quella H è la scala che ci porta anche sulla "hill", la collina. E proprio le colline saranno il nostro habitat, la cornice perfetta in cui daremo vita ai nostri quattro eventi estivi, a partire dall'8 giugno. In particolare, proseguono, "Hilluminati vuole portare avanti una piccola rivoluzione: abbandonare il cemento, gli spazi claustrofobici e omologati dei locali, le regole imposte dai centri cittadini, il grigio "ben pensare". Con ironia, satira e audacia, ci riappropriamo della figura Settecentesca degli "illuminati", dando loro un nuovo significato: vivo e moderno. Non vogliamo conquistare il mondo, ma "invadere" prati, vigne, colline, ovvero tutta quella parte autentica e meno compromessa della terra che - di fatto - ci appartiene. Vogliamo illuminare la natura e spegnere il grigiore della città. Se un secolo fa i nostri nonni salivano sui monti e sulle colline per resistere, noi oggi lo facciamo per esistere, per condividere cultura e arte: per illuminarci", spiegano gli organizzatori. Basta infatti spostare un solo accento in Hilluminati per svelare un ulteriore significato: illuminati, accenditi, brilla. La luce che vogliamo fare - aggiungono - è una presa di coscienza collettiva: noi siamo solo uno strumento di condivisione per andare oltre il buio dell'omologazione, per scoprire cose nuove, per tornare a sentire il brivido di riaprire gli occhi e stupirsi. Ancora". Sul palco si esibirà il talentuoso Rares, artista eclettico, sperimentale e poliglotta. Nato in Romania, cresciuto nella laguna veneta e formatosi musicalmente a Bologna, sarà a Castagnole Monferrato nell'unica data piemontese. Recentissima la sua collaborazione con Mace nel nuovo album “Maya”, nel brano “Strano deserto”, insieme a Cosmo. Illumineranno l'8 giugno anche i Real timpani, band lombarda dal sound elettronico, ritmico e pulsante contrapposto a un lato più intimo e ambient.
Sul palco anche i 72 Hour post fight: l’unicità è la loro cifra distintiva. Il loro live è un’esperienza unica e irripetibile, una jam mai uguale alla precedente. Questo progetto inimitabile nel panorama musicale italiano ha collaborato con artisti del calibro di James Blake, Battles, Flume e altri. Ad accendere la serata anche Luca Bernascone, dj, re dei vinili, acclamato sia in Italia che oltreoceano. Il tutto, sulle colline astigiane, "in un posto che non ha bisogno di nient'altro, se non di essere vissuto, apprezzato, valorizzato e non lasciato in un angolo a prendere polvere e a farsi rapinare dal tempo che passa - sottolineano gli ideatori del festival - La funzione di ex Asilo, che esercitò dal 1900, poi persa nel corso dei decenni, ora lascia spazio alla nostra piccola rinascita collettiva. Da qui contiamo di rilanciare la nostra provincia, rivitalizzarla, riprendendo spazi sani, per valorizzare le nostre radici, proiettandoci però - concludono - verso il futuro".