AGI - "Sono grato a Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale e a tutti color che mi conferiscono oggi questo premio. Per la prima volta penso di dedicarlo a due persone che si chiamano Silvia e Riccardo, mia madre e mio padre che, appena finita la guerra pensarono di fare 136 chilometri per lasciare il loro paese umbro e venire nella Capitale". Claudio Baglioni, ricevendo in Campidoglio dal sindaco di Roma la Lupa capitolina, rivolge il suo pensiero e il suo ringraziamento ai suoi genitori che dopo a guerra vollero trasferirsi nella Capitale.
"Secondo me quei 136 chilometri li hanno fatti volando - spiega il cantautore romano 72enne - avevano delle alucce dell'entusiasmo e la certezza che il futuro sarebbe stato qualcosa di migliore. A loro va la colpa e il merito di avermi fatto nascere in questa città, di averla vista crescere perché in tutte le case dove siamo stati, nelle periferie, vedevo crescere la città. Noi ci spostavamo con la città - aggiunge - inizialmente era uno scantinato, poi un primo piano, finché siamo arrivarti al cambio di stato, alla terrazza. Lì capitò che qualcosa stava cambiando: eravamo a Centocelle. E lì mi sono iscritto a un concorso di voci nuove della parrocchia di San Felice di Cantalice. Mi trovai sessant'anni fa a salire per la prima volta i gradini del palcoscenico", aggiunge.
"Questo premio mi conferma che non tutto quello che ho fatto è stato invano e qualcosa rimane - conclude - Roma è in assoluto la città in cui mi sono esibito di più. L'ho fatto dovunque e credo che bisognerà costruire nuovi spazi per farmi esibire".