AGI - Consulente ed executive dall’esperienza ultraventennale, protagonista di grandi operazioni di finanza straordinaria come il piano di salvataggio dello storico marchio Borsalino, fondatore di Coopera Venture Capital, Francesco Saverio Canepa ha dato alle stampe il primo manuale dedicato al cruciale momento d’incontro tra startupper e investitori.
‘L’arte del venture Capital’ (Bookness) è una guida strategica e operativa, come recita il sottotitolo del volume, ma anche agile e divulgativa, che analizza ogni step del possibile passaggio di un’idea dotata di potenzialità vincenti dalla mente del suo creatore alla realizzazione concreta, ed auspicabilmente al successo sul mercato, attraverso il reperimento di fondi. Canepa accompagna startupper e potenziali investitori in tutte le tappe del processo con un prontuario da utilizzare sul campo, provvisto addirittura di QR Code per scaricare modelli documentali ed esempi di operazioni già portate a termine, dando vita ad un testo di grande interesse, anche per non addetti ai lavori, di cui l’AGI ha parlato proprio con l’autore.
Come è nata l’idea del libro?
Dalla passione per l'innovazione e dal desiderio di condividere conoscenze ed esperienze accumulate in tanti anni di attività nel campo della finanza straordinaria. Nella mia carriera ho avuto l'opportunità di lavorare a stretto contatto con numerose startup e imprenditori assistendoli nel percorso di crescita e sviluppo, ma al tempo stesso acquisendo consapevolezza delle difficoltà che le giovani imprese affrontano nel tentativo di trasformare idee rivoluzionarie in realtà commerciali vincenti. Nonostante talento ed inventiva, molte faticano a navigare nel complesso ecosistema del Venture Capital, e la mancanza di una guida che potesse offrire loro strumenti operativi e consigli era ai miei occhi evidente. Questo libro nasce con l’idea di fornire una bussola, ma la decisione di scriverlo è stata anche alimentata dall’impegno a sostenere e promuovere l'innovazione e il Made in Italy nel mondo che perseguo con Coopera Venture Capital: un ponte tra le nostre startup più innovative e gli investitori internazionali.
A chi si rivolge ‘L’arte del Venture Capital’?
Come detto, agli imprenditori emergenti, ai fondatori di startup e a chiunque aspiri a trasformare un'idea in impresa di successo. Ma è pensato come strumento utile anche ad advisor, investitori e studenti interessati al Venture Capital. L’obiettivo è demistificare il processo di finanziamento delle startup e ispirare una nuova generazione di imprenditori.
Partiamo dall’inizio, lei spiega innanzi tutto come valutare e valorizzare l’idea.
Valutare l’idea implica inizialmente verificare che risponda a un bisogno del mercato e definire una proposta di valore unica. Successivamente, è essenziale sviluppare un modello di business sostenibile e proteggere la proprietà intellettuale per attirare investitori.
Il cuore del testo è proprio il modo in cui una startup deve essere presentata.
Il libro enfatizza l'importanza di farlo efficacemente mostrando la proposta di valore, la visione e la strategia di crescita. Anche far percepire la presenza di un team solido e di una strategia finanziaria chiara risulta fondamentale per ottenere sostegno.
L’ultima fase è quella della negoziazione e del finanziamento.
La negoziazione richiede una valutazione coerente ed un’esatta definizione delle esigenze di capitale. Mantenere una comunicazione aperta e flessibile con gli investitori costituisce un punto cruciale per raggiungere un accordo benefico, da documentare accuratamente per prevenire dispute future.
Secondo la sua esperienza, quali sono gli errori più comuni commessi dalle startup nella fase di ricerca di finanziamenti, e come possono essere evitati?
I più comuni includono valutazioni aziendali irrealistiche, mancanza di un piano finanziario dettagliato ed un team incompleto. Ricerche di mercato approfondite e una squadra solida sono fondamentali per attrarre investimenti.
Lei ha fondato Coopera Venture Capital: di cosa si tratta?
Coopera Venture Capital facilita l'investimento in startup italiane promettenti, offrendo un ecosistema di supporto per promuovere l'innovazione ed il Made in Italy a livello internazionale. Non si limita ad agevolare il processo di funding, offre strategie, mentorship e una vasta rete di contatti nel mondo dell'imprenditorialità e dell'innovazione, anche grazie alla collaborazione con gli incubatori e acceleratori italiani più influenti
Come vede l'evoluzione del Venture Capital in Italia nei prossimi anni e quale ruolo giocheranno le nostre startup nel panorama globale dell'innovazione?
L'ecosistema del Venture Capital in Italia è in crescita, con un aumento degli investimenti in startup innovative. Le nostre, valorizzando creatività e innovazione, sono a mio avviso destinate a svolgere un ruolo significativo a livello globale.
Quali tecnologie sono a suo giudizio destinate a dominare il panorama delle startup nei prossimi anni e come dovrebbero prepararsi gli imprenditori per sfruttare le opportunità che offriranno?
Le tecnologie chiave per le startup nei prossimi anni saranno l'intelligenza artificiale (IA), la blockchain e l'Internet delle Cose (IoT). Per sfruttare queste opportunità gli imprenditori dovrebbero formarsi su queste aree, costruire reti con esperti e adottare un approccio flessibile alla gestione della propria impresa, rimanendo agili e aperti alle novità.