AGI - C'è sempre da aspettarsi qualcosa di bello quando a comporre o suonare c’è Rodrigo D'Erasmo, uno dei musicisti più apprezzati in Italia. Polistrumentista, compositore e arrangiatore, metà brasiliano e metà italiano, a volte direttore d'orchestra al festival di Sanremo, altre volte violinista o chitarrista per gli Afterhours, altre volte ancora on the road per l'Italia suonando la romantica malinconia di Nick Drake, cantautore e chitarrista inglese che privilegiava l'acustica, morto a soli 26 anni. Un artista sfortunato e incompreso che D'Erasmo, insieme a Roberto Angelini, ama spesso reinterpretare.
E non sorprende quindi che Marco D'Amore, autore del film "Caracas", si sia affidato alla sensibilità di D'Erasmo per la soundtrack, edita da Curci. Caracas è tratto dall'opera letteraria "Napoli Ferrovia" di Ermanno Rea con protagonisti Tony Servillo, Marco D'Amore, Lina Camelia Lumbroso, e racconta la città attraverso gli occhi di un vecchio scrittore rientrato a casa dopo molto tempo. Caracas è un uomo che milita in un gruppo violento di estrema destra e sta per convertirsi all'Islam. C’è Yasmina la donna che ama, drogata e persa nei vicoli della città. Uno scontro fra due mondi da cui si vede una nuova alba.
L'idea di firmare la colonna sonora, è stata accolta con entusiasmo sin dall'inizio da D'Erasmo: "Mi sono innamorato della sceneggiatura - racconta all'AGI il musicista - ho amato da subito i personaggi, l'ambientazione di Napoli che potrebbe essere una Medina del Maghreb e il modo di raccontare la storia in modo inedito. Elementi questi che sono diventati uno stimolo enorme per me da un punto di vista musicale. Ho subito iniziato a pensare e a elaborare un suono che raccontasse tutto il bacino del mediterraneo e oltre. E anche se mancavano mesi all'inizio riprese, ho consegnato tanto materiale in tempi relativamente brevi. Praticamente le riprese del film sono iniziate con tutta la colonna sonora già scritta".
E comunque poi, anche tanto tempo trascorso sul set: "Si', sono stato molto sul set - precisa il musicista - avevo voglia di fare squadra e stare insieme alla troupe. Ho fatto anche viaggi per lavorare bene a questo film, sono andato a Tunisi che è una città che sentivo vicina e non conoscevo. Ho trovato ispirazione li' per un brano. Ho registrato suoni in quella città, muezzin, sonorità di kasbah e minareti. E ho unito ai suoni di Napoli quelli del Maghreb. Cosi' è nato il tessuto sonoro".
Tante ispirazioni dunque, anche la famosa Manha de Carneval, tratta da Orfeo Negro di Camus del 1959. "Manha de Carnaval ha un ruolo di grande ispirazione iniziale - racconta D'Erasmo - io per metà sono brasiliano e ho ascoltato da piccolo tanta musica brasiliana ma non avevo mai fatto nulla. Invece, stavolta ho inserito un brano che si chiama Rosa, un piccolo omaggio a Pixinguinha, una cover stupenda che ho arrangiato per chitarra classica. In altri brani come Tunisi, dove c’è la chitarra classica, c’è un po di' Brasile".
E la sceneggiatura? "Sono rimasto colpito da come è stata scritta - aggiunge - dal punto di vista letterario, è avvincente, scorrevole, ma anche molto poetica, affascinante e psichedelica. È stata fatta una resa cinematografica alla David Lynch che amo molto. E l'aspetto onirico e psichedelico è quello che mi ha molto colpito".
Poi c’è Napoli: "È una città con una energia pulsante pazzesca - spiega D'Erasmo - con un magma che è quello del vulcano che le bolle dentro, che bolle nelle vene di chi proviene da li', di chi ci si trova anche solo come ospite. Tutto questo fa si che Napoli non sia mai ferma. Dal punto di vista dell'energia e della cultura è una città in grande movimento e sommovimento oserei dire, e anche questo è fonte di grandissima ispirazione".
Caracas, personaggio controverso: "E' misteriosissimo - afferma D'Erasmo - nel brano 'Chi è Caracas' esce fuori pero' dal suo mistero. Affiora la dolcezza, il senso di solitudine e il desiderio di amore, pace e serenità. Che poi, sono cose che in realtà lui stesso desidera ed è quello che ogni essere umano nelle varie fasi della vita, va cercando". Un lavoro in cui c’è molto di Rodrigo D'Erasmo e anche di Marco D'Amore: "Si' - afferma il musicista - mi ci rivedo moltissimo. Qualcuno mi ha chiesto come si fa a raccontare il tormento, e io ho detto che il modo più semplice, è essere tormentati piuttosto che cercare una formula per raccontarlo. Marco ed io ci riconosciuti in questo essere tormentati intimamente e lui ha voluto raccontarlo attraverso il personaggio di Caracas. Così ha dato a me la possibilità di farlo con il suono e di infonderlo a tutto il film. Devo dire che è stato uno dei lavori di cui sono più soddisfatto dal punto di vista di compositore di musica per immagine. Uno dei lavori di cui sono più contento".
Nel futuro, di nuovo con Roberto Angelini suonando Nick Drake? "Assolutamente si'. Stiamo lavorando Roberto e io a un progetto che amiamo tanto. Ci piacerebbe riportarlo in giro questa estate. Drake non ha età, non ha bisogno di una particolare evenienza per essere suonato. È un progetto super fortunato, che la gente ama moltissimo. Siamo molto orgogliosi di poter portare in giro il verbo del grande Nick Drake, è una figura che amiamo tantissimo e a cui dobbiamo tanto. Molto presto riprenderemo quindi un progetto su di lui".
E poi? "E poi tante cose - conclude D'Erasmo - con Antonio (Diodato) un tour nei teatri e annunceremo cose belle. Stiamo progettando uno spettacolo. E ci divertimento molto. Sto preparando poi un disco con Roberto Angelini di cui siamo molto orgogliosi, musica strumentale. Lo stiamo componendo. Non sarà solo un album ma una sorta di opera multimediale che vedrà la luce a fine anno. Un progetto davvero ambizioso a cui teniamo molto. E come compositore sto facendo due soundtrack per un documentario su Volonte', e poi per una serie con Carlo Lucarelli sulla follia che dovrebbe uscire in autunno".