AGI - Giornalista, critico letterario, scrittore, ex Presidente del Centro per il Libro e la Lettura, ideatore e a lungo conduttore del programma di culto di Radio Rai Fahrenheit, curatore del podcast Timbuctu, Marino Sinibaldi è da anni membro del Direttivo del Premio Strega. In questi giorni, che vedono entrare nel vivo la 78ma edizione del prestigioso riconoscimento letterario, sta quindi lavorando, insieme agli altri componenti del Comitato Pietro Abate, Giuseppe D'Avino, Valeria Della Valle, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi e Giovanni Solimine, a realizzare la prima, fondamentale scrematura dei titoli presentati selezionando i 12 ammessi alla votazione successiva. L’AGI l’ha incontrato per commentare insieme questo non semplice impegno
Spieghiamo innanzitutto come funziona il meccanismo del Premio
Gli Amici della domenica, un gruppo selezionato di circa 400 personalità del mondo della cultura, possono proporre alla Fondazione Bellonci ogni anno, tra il primo e l’ultimo giorno di febbraio, un libro uscito nei dodici mesi precedenti in cui credono, corredato da giudizio critico. Scaduto il termine, il Comitato Direttivo procede ad una selezione di 12 titoli, che quest’anno verranno annunciati alla Camera di Commercio di Roma nella sala del Tempio di Adriano il 5 aprile. A quel punto torneranno in gioco tutti gli Amici della domenica per scarnificare ulteriormente la rosa dei libri in gara fino ad individuare la cinquina finalista, che sarà resa pubblica al Teatro Romano di Benevento il prossimo 5 giugno. La proclamazione del vincitore avverrà al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma il 4 luglio.
Allo Strega 2024 sono stati presentati ben 82 libri
Premesso che l’aumento delle candidature degli ultimi anni deriva dal cambio di regolamento, che ora permette ad ogni singolo Amico della domenica di proporre un titolo, il Comitato si assume la responsabilità di far sì che non sia trascurata in alcun modo la qualità. Si tratta di un lavoro delicato e faticoso, ma non va dimenticato che a svolgerlo sono professionisti dell’editoria che per mestiere hanno già letto gran parte dei libri in concorso nei mesi e nelle settimane precedenti a quando vengono presentati gli ultimi partecipanti.
Qualche giorno fa Ferdinando Camon, Premio Strega 1978, ha scritto su La Stampa che sarebbe opportuno che la selezione fosse affidata ad altre giurie fino alla cinquina: come commenta le sue opinioni?
Non mi soffermerei su possibili polemiche. Come detto la scrematura dei dodici richiede un lavoro faticoso e delicato, ma principalmente teso a scongiurare il rischio, sempre alto, che la qualità non sia riconosciuta. La vera discussione può nascere sul personale gusto, ma resta incontestabile il fatto che la giura sia composta da lettori professionali, dotati di occhio allenato e dalla soglia di lettura altissima. Io stesso, da anni, mi trovo per ragioni di lavoro ad affrontare l’esame di almeno un libro al giorno.
D’altro canto tanti titoli in gara sono un segnale del valore dello Strega, a cui moltissimi vogliono partecipare salvo poi, quando esce la lista finale, chiedersi come faremo a scegliere. Tutto il sistema si basa d’altronde sulla fiducia reciproca: quando trovo sui supplementi letterari dei giornali elenchi anche molto lunghi di libri consigliati, non dubito mai che siano stati letti.
Oggi si producono tanti titoli, sono aumentate le case editrici e pubblicare è diventato molto più semplice di un tempo anche per ragioni tecnologiche e legate alla piattaforme. Amazon è il più grande editore del mondo. Tutto è cambiato, e le domande del passato non valgono più. Senza dubbio il Comitato si trova a valutare un alto numero di opere, ma la vera sfida di ogni lettore, attualmente, è proprio quella di cercare di non perdersi nella massa. Esattamente il compito che nel nostro piccolo svolgiamo per il premio: individuare la qualità nella quantità; come poi, in veste di semplice consumatore, ognuno è chiamato fare ogni giorno nella moltitudine di cibi, automobili o beni di qualsiasi tipo che ci vengono proposti, senza farsi dominare dal numero di prodotti.
Un 83mo libro presentato quest’anno è l’auto pubblicato su Amazon Kindle Direct Publishing ‘L’ultima spiaggia’ di Carmen Laterza. Cosa deciderà il Comitato della sua ammissibilità e che segnale incarna questa proposta?
E’ ancora presto per dire cosa sarà deciso, ma la questione rappresenta bene quello che sta accadendo. Bisogna saper interpretare una realtà che muta, perché esistono ormai libri di carta e digitali. Per fortuna abbiamo l’aiuto del Presidente della Fondazione Bellonci, Giovanni Solimine, che è esperto di questi temi ed addirittura autore di un saggio dedicato ai cambiamenti dal titolo: ‘Cervelli anfibi, orecchie e digitale. Esercizi di lettura futura’.
In un’editoria in evoluzione, come fa lo Strega a mantenere il suo prestigio?
Evidentemente, nonostante le polemiche di ogni anno, il Premio è ancora in grado di individuare il valore nel panorama letterario italiano.
Dal 22 al 24 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma torna ‘Libri Come, la festa del Libro e della Lettura’, che lei cura insieme a Michele De Mieri e Rosa Polacco: cosa succede quest’anno?
Come ogni festival ospitiamo tanti incontri di tipo diverso, ma nello spirito non siamo distanti dallo Strega: l’obiettivo è sempre dare conto della qualità e varietà, proponendo autori celebri accanto ed altri meno noti. Tra gli ospiti internazionali abbiamo già annunciato Julian Barnes, Etgar Keret, Azar Nafisi, Ottessa Moshfegh, Andrej Kurkov, Boris Belenkin, Selby Wynn Schwartz e Gohar Homayounpour. Ma al di là dei nomi, il nostro resta un invito al lettore a scoprire con fiducia anche voci che ancora non conosce.
Donna Tartt è venuta da noi prima che uscisse ‘Il Cardellino’, Olga Tokarczuk lo ha fatto prima di vincere il Nobel per la Letteratura. Ci piace stimolare la curiosità, forti di un lavoro di selezione molto accurato. Il tema di ‘Libri Come’ 2024 sarà l’Umanità, intesa come resistenza, sia di fronte ai conflitti bellici che dilaniano il nostro tempo che a fenomeni come lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Restare umani, oggi, è una sfida fondamentale e la letteratura continua a rappresentare un mezzo molto importante per aiutarci a farlo.