AGI - Dopo l'abbattimento di un ristorante e di una casa abusiva, si aprono nuovi percorsi di studio nell'area della Villa dei Misteri, una delle testimonianze più importanti dell'antica Pompei. In particolare, l'individuazione di attività di scavo clandestino ha permesso già di scoprire un criptoportico che si pensa conduca a un altro edificio e un muro di contenimento della Villa. Ad annunciarlo, il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, che ha fatto il punto su alcune novità e nuove scoperte realizzate anche grazie alla sinergia con la procura di Torre Annunziata, guidata, oggi, da Nunzio Fragliasso.
Gli studi dovranno essere programmati e finanziati, per poter proseguire, ma intanto, dopo l'abbattimento della casa, da un saggio effettuato "abbiamo dati molto promettenti - spiega Zuchtriegel - abbiamo tracce di un altro edificio a monte della Villa dei Misteri, di cui finora conosciamo solo un muro, in cui c'era una breccia che ha consentito la esplorazione di quello che c’è dietro. Ed è, a quanto pare, un criptoportico. Un ambiente seminterrato che immaginiamo, come nel caso della Villa dei Misteri, doveva correre verso un altro complesso che ora non conosciamo".
In un'altra parte dello stesso scavo, "ci sono dappertutto tracce di cunicoli, gallerie scavate dai sotterranei di una casa, stiamo cercando di capire archeologicamente come si datano questi interventi". Sono stati trovati oggetti che non sono normalmente oggetto di studi archeologici, ma che possono essere utili a capire "come si datano queste attività che sono molto dannose", rivela, premettendo che al momento occorrono studi più accurati. "Dalla sovrapposizione delle piante disponibili - dice ancora il direttore del Parco archeologico di Pompei - si comprende che il muro che incrocia uno dei cunicoli è il muro di contenimento della Villa dei Misteri, che doveva correre lungo una strada a Nord della villa e a Sud abbiamo questo altro muro".
Gli abbattimenti degli edifici abusivi sono stati realizzati grazie ai protocolli d’intesa sottoscritti con la procura di Torre Annunziata, per contrastare l’attività di scavo illegale e per realizzare l'abbattimento degli abusi edilizi che ricadono nel perimetro del Parco archeologico e immediatamente a ridosso.