AGI - Sul clima, ci sarà un giorno la resa dei conti tra le giovani generazioni e chi ha inferto le ferite al pianeta? I giovani manderanno a processo i loro genitori per non aver protetto il loro futuro? A Milano, al Teatro dei Filodrammatici va in scena una pièce teatrale, The Trials (I processi), che anticipa quello che un giorno, in un futuro forse prossimo, potrebbe accadere.
Lo spiega la regista, Veronica Cruciani: “In un mondo senza più acqua né cibo, con l’aria irrespirabile perché troppo inquinata, tutti malati di asma e con il respiratore, un gruppo di giovani mette a processo chi li ha preceduti: sei ragazze e sei ragazzi, appena ventenni, fanno il processo e arrivano a condannare a morte i colpevoli, anche loro genitori, ritenuti responsabili di non aver fatto nulla per salvare la terra e anzi aver rovinato il futuro di tutti”.
Lo spettacolo inaugura la stagione teatrale dei Filodrammatici che quest’anno, per otto mesi, metterà in scena eventi di vario tipo, tutti ruotanti attorno a un tema, P.A.U.R.A. acronimo di ‘Pensare A Una Realtà Alternativa).
Per l’Italia ‘The Trials’ della drammaturga inglese Dawn King è una prima assoluta, dopo l’esordio dello spettacolo avvenuto nell’estate del 2022 al Donmor Warehouse. “Nella giuria popolare, i giovani discutono animatamente, perché le personalità e le visioni etiche sono diverse e anche i giovani si spaccano. Alcuni sono inflessibili nei confronti di chi non ha agito quando ne aveva la possibilità, altri si interrogano: ‘se non siamo più umani che senso ha salvare questo pianeta?’”.
A calcare le scene i giovani talenti appena usciti dal biennio di studio proprio all’Accademia, una scuola di grande tradizione (vi hanno studiato, tanto per citarne alcuni, Alessandro Preziosi, Sandra Mondaini, Lella Costa….) che continua a sfornare professionisti: “Appena ‘laureati’, da oggi attori professionisti, questi giovani si confrontano con un testo scritto molto bene, mai retorico, che affronta un tema nodale. Lo affronta con chiarezza ma anche con forza, fa emergere le contraddizioni e inevitabilmente pone interrogativi profondi. Per esempio, è inevitabile chiedersi In una società capitalistica come la nostra, se la priorità rimane quella di ‘fare i soldi’, è ancora possibile intervenire sul clima?".