AGI - La produzione di serie e film a Hollywood sarà completamente congelata: dopo gli sceneggiatori, fermi da più di due mesi, anche gli attori americani hanno deciso di scioperare, per quella che dovrebbe essere la peggiore paralisi del settore in oltre 60 anni.
"Il consiglio nazionale di SAG-AFTRA ha votato all'unanimità uno sciopero contro studi e broadcaster", ha annunciato Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo nazionale di questo sindacato che rappresenta 160.000 attori e altri professionisti del piccolo e grande schermo.
Lo sciopero inizierà questa sera a mezzanotte, ora di Los Angeles. Gli attori si uniranno così agli sceneggiatori, che hanno cessato di lavorare dall'inizio di maggio. Una doppia lotta sociale mai vista dal 1960 a Hollywood.
Le due professioni chiedono un aumento del loro compenso, nell'era dello streaming. Vogliono anche ottenere garanzie sull'uso dell'intelligenza artificiale (IA), per impedire a quest'ultima di generare copioni o clonare la voce e l'immagine.
L'entrata in sciopero degli attori infliggerà un duro colpo all'industria. L'Alliance of Film and Television Producers (AMPTP), che ha rappresentato gli studi e le piattaforme di streaming nei negoziati, si è detta "molto delusa" dal loro fallimento. Il capo della Disney Bob Iger ha persino parlato di richieste "irrealistiche" alla CNBC. Da maggio le uniche produzioni che hanno deciso di girare lo fanno sulla base di sceneggiature già completate in primavera, senza poterle modificare. Ma, senza attori, le riprese semplicemente non sono possibili. Solo pochi talk show e reality show potrebbero continuare.