AGI - La biancheria intima? Nella moda non è più un tabù. Ora si esibisce, con naturalezza. Dal reggiseno alle mutandine. “Anche i calzini godono di un'insolita popolarità come accessorio”, scrive il Paìs nelle sue pagine dedicata alle tendenze nella moda.
Ma c’è un indumento che esemplifica perfettamente la tendenza visibile dell'intimo ed “è il perizoma”, sempre in primo piano fuori dai pantaloni a vita bassa o quando adorna la scollatura sul retro degli abiti più sensuali. Emblema della moda anni 2000, il suo successo, scrive il quotidiano spagnolo, lo si deve “alla glorificazione del ‘lato B’”. Per paradosso, “la censura inibisce il capezzolo ma non pone limiti a questa parte del corpo”, la chiave del nuovo canone di bellezza reso popolare da icone come l'onnipresente Kim Kardashian.
Ma per ricostruire la vera origine del perizoma bisogna andare più indietro di due decenni, perché “la sua origine contemporanea sono gli anni Settanta”, spiega Ana Velasco Molpeceres, autrice del libro “Storia della moda in Spagna: dallo scialle al bikini”. Ma anche se non c'è accordo sull'origine esatta del perizoma, i modelli originali - grezzi, indossati da uomini e al di fuori della categoria della biancheria intima poiché indossati senza nulla sopra - sono stati utilizzati in diverse parti del Sud America, Africa e Asia, al punto che “tutto ha origine a metà del XVII secolo”, come testimoniano le ricerche d’archivio.
Ricostruisce il giornale: “La coppia formata da Yáñez Iglesias e Yolanda Luccara stava viaggiando su una barca a vela quando fece naufragio nell'isola cilena di Santa d'Or. Le donne del posto indossavano una specie di perizoma fatto di conchiglie. La coppia rimase affascinata dall'invenzione e decise di dedicarsi alla commercializzazione dei tessuti per realizzare il perizoma nella sua versione primitiva. Si stabilirono a Salvador (Brasile) e continuarono l'attività. Poco dopo decisero di esportare l'indumento esotico in Spagna, un'idea audace ai tempi dell'Inquisizione. Quando il temibile tribunale religioso venne a conoscenza delle loro intenzioni, entrambe furono condannate all'impiccagione, la sentenza fu eseguita nell'aprile del 1660”.
Ci sono voluti poi secoli perché il perizoma diventasse un significativo capo d’abbigliamento occidentale. Quello moderno, come lo conosciamo oggi, s’è diffuso dal decennio Settanta e la sua creazione è attribuita allo stilista austriaco Rudi Gernreich, “creatore anche del monokini, il primo costume da bagno topless”. Stilista e attivista, Gernreich è entrato nel mercato dei costumi da bagno con il perizoma, e nello stesso decennio il fotografo Helmut Newton ha fotografato le top model Jerry Hall e Lisa Taylor mentre lo indossavano in un servizio per Vogue nel 1975.
Secondo il Paìs, l’indumento è arrivato “come una boccata d'aria fresca”, ma la sua accoglienza non è stata immediata e solo la “moda ipersessualizzata” della fine degli anni '90 e dei primi 2000, impersonata da Gianni Versace o Tom Ford, come direttore creativo di Gucci, lo ha sdoganato. Fino a diventare simbolo pop, a cui il cantante R&B Sisqó ha dedicato “Thong Song”, che nel 2000 ha scalato le classifiche di mezzo mondo ottenendo quattro nomination ai Grammy.
Così, mostrare l'elastico del perizoma (o l'intero triangolo, quella che era conosciuta come la "coda di balena") è diventata una “tendenza straordinaria”, non senza polemiche.