AGI - “La mia assenza dal podio del festival non c’entra nulla con il contenzioso intrapreso con la Rai da oltre cinque anni”: lo spiega all’Agi il maestro Peppe Vessicchio, volto storico del Festival di Sanremo, che quest’anno non sarà sul podio orchestrale della kermesse.
Con l’intento di precisare alcune voci trapelate in questi giorni circa i suoi rapporti con la Rai, Vessicchio ricorda: “La scorsa edizione c’ero così come nelle precedenti. Non nego la freddezza dei rapporti con la Rai da quando è iniziata la vertenza. Nei programmi gestiti direttamente dalla Rai, quindi non in appalto, l’ufficio scritture blocca la mia procedura di ingaggio. Dicono esista una norma interna che impedisca rapporti di collaborazione con coloro che intraprendono un contenzioso con l’azienda di stato. Chissà se veramente esiste”.
Il maestro prosegue sottolineando che “in questi anni ho potuto lavorare per l’ente solo attraverso aziende appaltatrici, come la Endemol, nel caso del programma ‘Prodigi’ trasmesso in prima serata proprio su Raiuno. Vista così sembra più una subdola minaccia coercitiva. Potendo poi andare in onda perché sei stato scritturato da un appaltatore, questa norma pecca pure di coerenza. Oramai lo sanno tutti che al festival mi è permesso partecipare perché i direttori sono scritturati direttamente dalle case discografiche e non dalla Rai”
E per quale motivo allora non dirige al festival quest’anno?
“Perché quest’anno non ho partecipato a produzioni discografiche di artisti invitati dal direttore artistico a gareggiare sulle tavole dell’Ariston. Tutto qui. Prima o poi sarebbe accaduto… no? Ed è accaduto”, conclude.