"Per alcuni non è stata una sorpresa, l'arrivo di questa pandemia, non più di quanto possa esserlo il sopraggiungere di un evento tristemente ineluttabile. Mi riferisco agli esperti di malattie infettive. Per decenni lo avevano visto avvicinarsi, come un puntino scuro all'orizzonte delle pianure del Nebraska, che procedeva rombando verso di noi con velocità e forza incalcolabili, come un tir carico di polli o di acciaio andato fuori controllo. Sapevano che l'agente della prossima catastrofe sarebbe stato quasi certamente un virus".
Cosi' inizia 'Senza respiro', il nuovo libro di David Quammen pubblicato da Adelphi Edizioni (La collana dei casi 146, pagine 526 - 26 euro) in cui l'autore dopo il successo planetario di 'Spillover', tornato in libreria in occasione della pandemia di Covid e diventato una sorta di manuale per capire cosa fosse successo, racconta minuto per minuto l'immane sforzo scientifico per contrastare la pandemia provocata "non da un batterio come nel caso della peste bubbonica, non da qualche fungo mangia-cervello, e nemmeno da un protozoo complesso del genere che causa la malaria. No, un virus - e più precisamente un virus 'nuovo' - non del tutto sconosciuto, ma da poco identificato come contagioso per gli esseri umani". Cosa ci insegna la pandemia? Che ne arriverà un'altra, spiega Quammen. Ma c'è anche una buona notizia: non ci troverà impreparati.
Secondo la teoria del caos, il battito d'ali di una farfalla può scatenare un uragano dall'altra parte del pianeta: allo stesso modo il battito delle grigie ali di un pipistrello in una caverna nel Sud della Cina può seminare lutti a Times Square. La pandemia di Covid-19 ha provocato finora oltre sei milioni e mezzo di morti nel mondo. Il Big One, descritto in termini quasi profetici dallo stesso Quammen in 'Spillover', ha bussato alle nostre porte, e non eravamo pronti. La nostra reazione ha seguito lo schema illustrato già da Lucrezio a proposito della peste di Atene: alla sottovalutazione iniziale è subentrata la ricerca di un capro espiatorio, poi il panico, e infine l'impulso, altrettanto irrazionale, alla rimozione.
La creazione dei vaccini ha ridotto il margine di manovra del virus, che tuttavia ha già risposto con una contromossa, le famigerate varianti. Stiamo dunque assistendo a una battaglia non dissimile dalla partita a scacchi che nel 'Settimo sigillo' vede il Cavaliere (la scienza, ma senza il conforto della religione) sfidare la Morte. Chi vincerà?
Probabilmente si giungerà al pareggio, il che significa che dovremo convivere con il virus in una guerra "a bassa intensità". Ma al di là delle sofferenze inflitte al genere umano dal Sars-CoV-2, Quammen ci ricorda che i virus, come il fuoco, sono un fenomeno non necessariamente negativo, e che può anche portare vantaggi. Non diversamente dai batteri, fanno parte di noi: sono "gli angeli neri dell'evoluzione", meravigliosi e terribili, e questo li rende meritevoli di essere compresi, più che temuti e aborriti.
David Quammen - di cui Adelphi ha pubblicato 'Alla ricerca del predatore alfa' (2005), 'Spillover' (2014), 'L'albero intricato' (2020) e 'Perche' non eravamo pronti' (2021) - presenterà il suo nuovo libro in Italia in un minitour che si concluderà nella Capitale. Ecco gli appuntamenti italiani: 18 novembre alla Triennale di Milano (ore 21.00 - in collaborazione con Triennale Milano e Bookcity Milano); 19 novembre al Teatro Astra di Torino (ore 18.00 - in collaborazione con il Circolo dei lettori e TPE); 20 novembre al Cinema Monviso di Cuneo (ore 11.00 - In collaborazione con scrittorincitta'); 21 novembre all'Auditorium Piazza della Libertà di Bergamo (ore 21.00 - in collaborazione con BergamoScienza); 24 novembre al Cinema Troisi di Roma (ore 17.30 - in collaborazione con Più libri più liberi).