AGI - “Dopo che Anthony Bourdain si è tolto la vita in una stanza d'albergo in Francia nel 2018, i suoi amici più cari, la famiglia e le persone che per decenni lo avevano aiutato a diventare una star della Tv internazionale hanno cucito le proprie bocche con i media e rimanendo in silenzio, specie sui suoi ultimi giorni”, scrive il New York Times nel ricordare lo chef, gastronomo, scrittore e popolare personaggio statunitense.
Ma il silenzio è durato solo fino a quando, nel 2021, molti nella sua cerchia ristretta di amici sono stati intervistati per due documentari che “hanno mostrato un lato più complesso di Bourdain, diventato sempre più conflittuale a causa il suo successo e anche per il suo rapporto degli ultimi due anni con l'attrice italiana Asia Argento”.
Il Times annuncia che l'11 ottobre l’editore Simon&Schuster pubblicherà quella che viene definita come la prima biografia non autorizzata dello scrittore e documentarista di viaggi (“Down e out in Paradise: the life of Anthony Bourdain”), che comprende “dettagli inediti e intimi, inclusi testi crudi e angosciati dei giorni prima della morte di Bourdain, come i suoi ultimi scambi con Asia Argento e Ottavia Busia-Bourdain, sua moglie per 11 anni che, quando si sono separati nel 2016, era diventata anche la sua confidente”, sottolinea l’editore.
Tanto che in una delle sue lettere alla moglie, il popolare chef scrive: “Odio anche i miei fan. Odio essere famoso. Odio il mio lavoro. Sono solo e vivo nell’incertezza”. Nell’articolo del quotidiano newyorkese si legge anche che “attingendo a oltre 80 interviste e file, testi ed e-mail dal telefono e dal laptop di Bourdain, il giornalista Charles Leerhsen, ex direttore esecutivo di Sports Illustrated e People, ripercorre la sua metamorfosi da adolescente scontroso in un sobborgo del New Jersey all’atteggiamento spavaldo di chef che ha raggiunto la ricchezza anche come scrittore diventato poi un opinionista dal singolare talento anche grazie ai suoi tanti viaggi”.
Quello di Leerhsen è il ritratto di un uomo che alla fine della sua vita è rimasto “solo, iniettandosi steroidi, bevendo fino a svenire, frequentando prostitute, quasi scomparso dalla vita della figlia di 11 anni”. Ancor prima di uscire il libro è già un caso. Il fratello Christopher Bourdain ha inviato a all’editore Simon&Schuster due email ad agosto definendo il libro una “fiction offensiva e diffamatoria” e chiedendo che non venisse pubblicato fino a quando i numerosi errori di Leehsen non fossero stati corretti. Una fonte potrebbe essere la stessa ex moglie, Busia-Bourdain.
Il libro ripercorre la vita di Bourdain e una parte è dedicata al burrascoso rapporto con Asia Argento, della quale lo chef scrive all’ex moglie: “Mi ritrovo ad essere perdutamente innamorato di questa donna" e per la quale – ricostruisce l’autore – lui ha speso centinaia di migliaia di dollari fornendo sostegno finanziario a lei, ai suoi due figli e talvolta ai suoi amici”. Un rapporto tuttavia burrascoso, quello tra Bourdain e Argento. Lei, in un'e-mail al New York Times, ha detto di non aver letto il libro, aggiungendo: "Ho scritto chiaramente all’autore che non poteva pubblicare nulla di ciò che gli avevo detto".