AGI - La musica che non ti aspetti: verde, silenziosa e sostenibile. È quella che si apprezza nei 'silent concert', già noti all'estero, meno in Italia. Alessandro Azara, 49 anni, artista nato in Sardegna, si esibisce, con un gruppo di musicisti, in concerti silenziosi dove il pubblico ascolta le note in cuffia, per uno spettacolo emozionante e a emissioni zero: quasi tutta la strumentazione, maxi schermo compreso, è alimentata da batterie ricaricate da fonti rinnovabili.
"Durante i silent concert si crea un legame quasi intimo con il pubblico, qualcosa di molto diverso dal concerto tradizionale. Sia noi che loro siamo spinti verso un coinvolgimento maggiore", spiega all'AGI Azara che lo scorso 21 giugno si è esibito al Palazzo Ducale di Sassari. "Un luogo interdetto ai concerti rock proprio perché le vibrazioni rischierebbero di danneggiare la struttura, ma i nostri concerti in cuffia hanno anche questo vantaggio: possono essere portati ovunque. Dai monumenti storici ai parchi naturali", nel rispetto sia dei luoghi sia degli animali.
Nel 2019 Azara, originario della Maddalena, cantautore dall'età di 18 anni, aveva cominciato il 'Green tour' di concerti silenziosi, per presentare dal vivo il suo album da solista 'Non eri qui', ma poi ha dovuto interrompere a causa della pandemia. I nove brani sono suonati dal vivo da Massimo Cossu e Giovanni Sanna (chitarre), Paolo Erre (tastiere), Giovanni Pinna (basso) e Paolo Zannin (batteria).
L'esperienza del silenzio
L'idea nasce dalla sensibilità ambientale del gruppo di musicisiti "anche nei confronti dell'inquinamento acustico, troppo spesso dimenticato", sottolinea il musicista. "Ormai siamo immersi in rumori di ogni tipo, è quasi impossibile vivere l'esperienza del silenzio, ma quando lo troviamo ce ne accorgiamo soprattutto dalla sensazione di benessere che viviamo. Per noi è importante portare avanti questi temi".
La prima reazione del pubblico che non conosce i silent concert è un iniziale sconcerto, racconta Azara. In molti provano a sperimentare cosa accade se si tolgono le cuffie e in quel momento restano sorpresi nel vedere i musicisti sul palco senza sentire quasi nulla. A quel punto le indossano nuovamente e si lasciano andare a un ascolto di qualità: tutte le sfumature, sia degli strumenti che della voce, arrivano direttamente all'orecchio.
Ogni tipo di sbavatura è vietata. Il clima è quello che si respira nei teatri, con gli spettatori seduti e concentrati. Non si balla, non si chiacchiera, non si commentano i brani ma si ascolta come immersi in un'atmosfera sospesa e unica, che lega pubblico e musicisti.
"Noi arrangiamo i brani per renderli adatti all'ascolto in cuffia, come se si trattasse di un genere musicale a sé", precisa Azara. Il suo 'Green Tour' fa parte della prima edizione del progetto 'ECO - Suoni e Riflessioni Sostenibili', promosso dall'Associazione di Promozione Sociale Mòiti ('muoviti' in gallurese), col contributo della Fondazione di Sardegna, per favorire la cultura green e la musica a impatto zero.