AGI - Un linguista e filologo italiano, un professore molto amato dagli studenti. Era questo e molto altro Luca Serianni, nato a Roma il 30 ottobre 1947 e morto oggi all'età di 74 anni, dopo tre gioni in coma: era ricoverato dal 18 luglio al San Camillo dopo essere stato investito da un'auto, a Ostia, mentre attraversava sulle strisce pedonali.
Allievo di Arrigo Castellani, Serianni si era laureato in lettere nel 1970. Professore emerito di Linguistica italiana alla Sapienza, aveva condotto indagini su vari periodi e aspetti della storia linguistica italiana, dal Medioevo a oggi, ed è stato autore di una fortunata grammatica.
Con Maurizio Trifone aveva curato, a partire dal 2004, il Devoto-Oli, vocabolario della lingua italiana, opera di cui, dall'edizione del 2017, è stato coautore.
E con Pietro Trifone aveva curato una Storia della lingua italiana in tre volumi.
Nel 2017 è stato nominato consulente del Ministero dell'Istruzione per l'apprendimento della lingua italiana.
Da molti anni viveva a Ostia, dov'era molto attivo in ambito culturale e sociale: l'anno scorso aveva tenuto, nella cornice della Chiesa di Regina Pacis, tre lectio magistralis gratuite sulla Divina Commedia.
Serianni era socio dell'Accademia della Crusca e dell'Accademia dei Lincei, e l'11 dicembre 2010 era stato nominato vicepresidente della società Dante Alighieri, oltre ad essere anche socio ordinario della Casa di Dante in Roma; direttore delle riviste 'Studi linguistici italiani' e 'Studi di lessicografia italiana', collaboratore di diverse pubblicazioni dedicate alla linguistica.
Tra i riconoscimenti internazionali aveva ricevuto la laurea honoris causa dall'Università di Valladolid e il dottorato honoris causa dell'Universita' di Atene.
In pensione dal 2017, il 14 giugno dello stesso anno, presso la Facoltà di Lettere della Sapienza, aveva tenuto la sua ultima lezione dal titolo 'Insegnare l'italiano nell'università e nella scuola'.
Restando in contatto con la Sapienza anche dopo il pensionamento, Luca Serianni aveva prestato la sua consulenza, insieme alla collega Valeria Della Valle, per la supervisione del vademecum adottato dall'Universita' 'Scrivere con Sapienza - Manuale per testi chiari, corretti ed efficaci', firmandone l'introduzione.
Dall'Ateneo romano lo definiscono "punto di riferimento nella cultura nazionale" e ricordano tra l'altro che lo studio dell'italiano "non ha costituito solo la sua professione, ma una grande passione alla quale ha dedicato tutta la vita.
Molto attivo sulla scena culturale della Capitale e della sua Ostia, dove abitava da molti anni, teneva conferenze e partecipava a trasmissioni televisive, avvicinando anche il grande pubblico al fascino della lingua e del suo legame con la cultura".