AGI - Al via il 14 luglio, tra Venezia e Grecia, il percorso espositivo 'Neopaleo' di Andrea Valleri con opere dell'artista veneziano accanto a pregiati reperti archeologici. In quella data inizia la prima delle 4 esposizioni previste per il 2022 promosse dalla Galleria d'Arte Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo.
Mostre organizzate in collaborazione con alcune tra le più importanti Istituzioni Culturali di Venezia e della Grecia: la Fondazione Bevilacqua La Masa di VE, il Museo Nazionale Archeologico di Samos, il Museo Nazionale Bizantino e Cristiano di Atene, il Museo Nazionale Epigrafico di Atene, la Regione della Grecia dell’ovest (Messolonghi). La Galleria d'Arte Contini pubblicherà a corredo delle mostre un catalogo.
La prima rassegna dal 14 al 28 luglio a Venezia, presso la sede della Bevilacqua La Masa in Piazza San Marco, ospitando, oltre alle opere dell’artista, anche una serie di reperti provenienti dai Musei Bizantino e Cristiano e dal Museo Epigrafico. È intitolata 'Venetia classica Bysantium' in memoria della continuità tra l’arte classica, quella bizantina e la tradizione veneta.
La seconda dal 4 al 13 agosto a Samos presso il Museo Archeologico di Vathi; è intitolata 'Percorsi paralleli' in quanto le opere di Andrea Valleri sono esposte lungo il percorso espositivo museale, in confronto diretto con le opere archeologiche. La terza mostra si svolge dal 17 al 27 agosto a Palazzo Chrisogelou, Istituzione Culturale della Regione a Messolonghi, città sacra per la Grecia. È intitolata 'Simbiosi' a testimonianza sia dell’analogo ambiente lagunare, di Venezia e Messolonghi, sia della comune storia che da sempre lega Venezia con la Grecia. La quarta ad Atene nel mese di dicembre nella sede del Museo Epigrafico; è intitolata 'Dialogo' ad indicazione e conclusione dell’idea secondo la quale la storia e la crescita della cultura provengono da un costante confronto di posizioni, sia al presente, sia con gli ineludibili modelli del passato che rivive nella nostra memoria.
Andrea Valleri nasce a Venezia il 14 dicembre 1959. Veneziano di origine e greco di adozione, inizia la sua carriera nell’insegnamento come lettore madrelingua italiana ad Atene. Dal 1989 insegna filosofia presso l’istituto “Cavanis” di Venezia. Nelle sue opere la forza simbolica degli antichi miti e gli scenari del mondo classico si accompagnano ad un linguaggio contemporaneo derivato dalla Pop-Art che ne amplifica il messaggio per il visitatore moderno.
Le opere pittoriche si presentano come assemblaggi di immagini e parole. A queste si accompagnano anche lavori di scultura che si presentano come assemblaggi di legno e pietra. L’unione di questi due materiali, derivata da una metafora contenuta nel Fedro di Platone, esprime il valore semplice e profondo della memoria, in funzione dello sviluppo della conoscenza ma anche del senso dell’essere.