AGI - Per la prima si potrà avere un'immagine reale di quello che fu il Lazzaretto di Milano reso così famoso dal romanzo manzoniano dei Promessi Sposi. I resti di quello che fu un luogo di profondo dolore sono infatti presenti nel parco di Villa Bagatti Valsecchi di Varedo; uno dei luoghi al centro delle visite programmate dalla delegazione del FAI di Monza nell'ambito delle Giornate FAI di Primavera previste per sabato 26 marzo e domenica 27 marzo.
Le antiche vestigia furono acquistate dalla famiglia Bagatti nel 1883 e collocate nello splendido parco all'inglese che circonda la dimora.
La villa fu costruita nel 1881, trasformando una cascina già censita nel 1721, su progetto dei proprietari, Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, discendenti dai nobili milanesi Bagatti. Nel XVI secolo, dopo l'unione con i Valsecchi, la famiglia vi si stabilì per sfuggire alle periodiche epidemie di peste. Nel 1884 ebbe inizio la sistemazione del grande parco.
Lo stile della Villa è un barocchetto lombardo che si esprime con composta sobrietà all'esterno e con maggiore varietà e importanza decorativa all'interno. Nel programma della due giorni di visite vi sono anche la Cappella e il Teatrino della Villa Reale di Monza, Villa Borsani sempre a Varedo, il Molteni Museum a Giussano e la Chiesa del Sacro Cuore di Triante, Monza.