AGI - Merito dell’acceso dibattito sui social, diviso tra puristi e innovatori, del tratto in stile manga del disegnatore Bastien Vivès, della creatività dello sceneggiatore Martin Quenehen o semplicemente dell’intramontabilità e della transgenerazionalità di un mito come Corto Maltese. Fatto sta che a due giorni dal suo debutto in libreria e negli shop online, la prima tiratura di ‘Oceano nero’, la nuova rivoluzionaria avventura di Corto Maltese edita da Cong, è già andata a ruba.
L’universo di Hugo Pratt, che inventò il suo iconico pirata nel ’67 è stato coraggiosamente rinnovato dai due autori francesi, già star in Italia, 37 anni Vivès, 43 Quenehen. Non solo nel look (via i vestiti da marinaio, il nuovo Corto sfoggia un cappellino da baseball) ma con un notevole salto temporale che punta a conquistare una nuova generazione di lettori: dal primo quarto di secolo, dove si muoveva ai tempi di Pratt, il nuovo Corto Maltese è stato trasportato a quelli incandescenti dell’11 settembre 2001, ai tempi dell’attentato alle Torri Gemelle, quando i due autori avevano circa vent’anni: ‘Oceano Nero’ diventa una storia di oggi sullo sfondo dell'11 settembre 2001 e racconta di un intrigo tra Giappone e Perù, di fascisti nostalgici che vorrebbero deporre l'imperatore, di un misterioso tesoro nascosto chissà dove, eco-warriors che abbordano i maxi pescherecci che deturpano i fondali marini, narcotrafficanti della cocaina, servizi segreti e donne dallo sguardo fatale. Tra i personaggi spuntano anche l’ex Segretario di Stato Usa Colin Powell e il simpatico e perfido Rasputin, trovato nella giungla a raffinare droga e lasciato su un minibus di improbabili “femministe psichedeliche”.
Le donne hanno ovviamente tutte uno sguardo fatale e fanno vacillare più di una volta Corto Maltese. Lo spostamento temporale dello scenario e lo stile di Vivés che si avvicina al manga giapponese non cambia però l'anima del protagonista, che resta libero, disincantato e ironico, pronto a schierarsi senza esitazioni, fedele al comandamento di non tradire mai gli amici. “Vives è considerato il nuovo Pratt e con Quenehen ha immaginato un Corto Maltese ventenne ai tempi dell’attentato che ha sconvolto quella generazione” ha spiegato Patrizia Zanotti, managing director di Cong chiarendo di essersi chiesta, prima di dare il via all’operazione, quale sarebbe potuta essere la reazione dei fan storici di Pratt.
Non si tratta però della distruzione di un eroe, ma della sua reinterpretazione: “Lo hanno fatto con grande rispetto”. E che Corto Maltese sia l’eroe del momento lo dimostrano anche il docufilm “Hugo in Argentina” di Stefano Knuchel in scena il 4 settembre alla Mostra del cinema di Venezia nell’ambito delle Giornate degli autori e la serie tv internazionale, annunciata al Festival di Cannes otto episodi realizzati da Red Production e che in Italia sbarcheranno su Sky.