AGI - Gigi Proietti se n'è andato stamattina all'alba. Il dolore per la scomparsa, nel giorno del suo 80esimo compleanno, di uno degli attori più amati d'Italia corre sui social. In tanti, gente comune e personaggi famosi, colleghi e politici, giornalisti e intellettuali piangono la sua morte improvvisa. Proietti era un attore, un grandissimo attore. Ma erano tante le sue scorribande del mondo della musica e la sua voce ha dato forza e vita a numerose commedie musicali.
"Gigi aveva una grandissima autorevolezza, una grandissima presenza scenica. Aveva dei tempi recitativi straordinari e Alberto Sodi era d'accordo con me: era il migliore sul palcoscenico. Poi aveva un volto da attore dell'antica Roma. Era l'identità di questa città". Carlo Verdone ha ricordato a Rai News24 l'amico e collega Proietti.
"Ci illudeva che l'identità nostra, di noi romani, ancora resiste anche se non è proprio così - ha detto ancora Verdone - Però quel volto, quel viso, ci dava una rassicurazione che alla fine un'anima questa città ce l'ha. Il suo volto parlava, il suo volto era una fotografia di questa città come lo è stato Aldo Fabrizi, come lo è stato Alberto Sordi, come lo è stato Ettore Petrolini. Tutti attori simbolo di questa città. Ma è stato amato in tutta Italia perché era un attore talmente completo che aveva successo dovunque".
"Gigi lascia un vuoto... non facciamo che pensare che questo 2020 è stato un anno dannato, veramente brutto, da dimenticare nella maniera più assoluta - prosegue verdone - ci ha portato via tante persone care, molte morte da sole, con un virus che ancora non riusciamo a capire com'è fatto".
"Gigi Proietti era una persona generosa, umile, non era un attore che se la tirava - ha aggiunto - era una persona semplice dotata di buon senso. Era preoccupato per questo periodo come tutti, ma è sempre stato vicino alla gente e per questo la gente gli ha voluto bene", conclude.
"Te possino Mandrà, proprio oggi?", lo ricorda Enrico Montesano su Facebook. I due attori avevano girato insieme il film di culto 'Febbre da cavallo' di Steno.
"La prima volta che lo incontrai ero molto intimidita da lui, ma Gigi era in grado di sciogliere tutti i ghiacci del mondo". Catherine Spaak rievoca con AGI il suo primo incontro con Gigi Proietti, nel '67, sul set de 'La matriarca' di Pasquale Festa Campanile, lei una vedova allegra decisa a vendicarsi dei tradimenti del marito morto, lui una delle sue 'vittime'. "Dovevamo girare una scena sexy che oggi sembrerebbe da film per educande - rievoca - ma non era quella a preoccupami, quanto il fatto di dover lavorare con lui, ero molto timida e riservata". Andò tutto benissimo e oggi Spaak ricorda soprattutto l'abbraccio di fine film: "Gigi sapeva abbracciare in modo particolarmente caldo, si sentiva davvero il suo calore, credo ci fosse un fattore chimico - chiarisce - quel calore l'ho poi riprovato ogni volta che alla fine dei suoi spettacoli in teatro andavo a salutarlo in camerino, i suoi erano abbracci veri, mai di facciata".
A salutare l'attore anche musicisti e protagonisti dei musical. La cantante Nina Zilli scrive: "Se ieri ho scritto che Sean era uno degli uomini più stilosi del pianeta, beh, oggi non trovo parole per descrivere la grandezza artistica e umana di #gigiproietti buon viaggio #maestro di vita, di arte e di risata (finirà mai questo #2020 ?!)", ricordando che due giorni fa se n'era andato a 90 anni Sean Connery.
Enrico Ruggeri dice addio a "un gigante del palcoscenico, ma anche una persona speciale, di una simpatia e di una umanità che ti travolgevano. Lo incontravi e dopo un attimo ti sembrava di essere in famiglia".
Piero Pelù scrive: "Gigi, sei stato preciso come solo un fenomeno vero sa essere. Fai buon viaggio grande maestro di teatro, cinema, musica, vita e risata liberatoria", mentre Cesare Cremonini sottolinea che "ogni donna e uomo dello spettacolo ti deve molto. Oltre il teatro, il tuo regno. Faro per i tantissimi giovani che ti amavano. Alzarsi in piedi e applaudire forte", commenta l'ex leader dei Lunapop.
Anche Daniele Silvestri ricorda Proietti con un lungo post su facebook: "Se c'è qualcuno che non avrei voluto ci lasciasse mai è proprio Gigi. Potrei scriverne per ore. Raccontare quello che è stato per me vederlo e conoscerlo, o quanto abbia influito sul mio modo di pensare il teatro e il palcoscenico assistere da bambino a quel capolavoro che era 'A me gli occhi please'. Spiegare perché quell'uomo meriti per sempre di far parte di un Olimpo di poeti e istrioni romani de Roma, tra Trilussa e Petrolini per capirci.. .Ma direi credo tutte cose scontate in una giornata come questa".
E poi Silvestri spiega: "Mi limito a ricordare quando in una delle ultime occasioni in cui passai del tempo con lui gli ho finalmente confessato di avere scritto una canzonettaccia romanesca pensando proprio a lui, con la segreta idea di proporgliela, senza poi averne mai il coraggio, per sentirmi rispondere - forse anche per cortesia e educazione - che avevo fatto male e l'avrebbe cantata volentieri. La canzone si chiama 'Testardo' e io da sempre - quando la faccio sul palco - fingo un po' di essere un suo allievo. Scarso magari. Ma nel suo solco. Oggi però è come se se ne andasse uno zio. Quello più simpatico. Quello con cui vorresti stare sempre a tavola per sentirlo raccontare qualcosa"
Paolo Belli, invece, saluta l'attore con un sobrio: "R. I. P. Immenso Maestro #gigiproietti".
Anche il mondo della tv piange Proietti. Sul social si susseguono i messaggi di cordoglio per la scomparsa di un attore tanto amato, a partire da Fabio Fazio che proprio ieri sera a 'Che tempo che fà aveva dedicato grande attenzione a Proietti che oggi avrebbe compiuto 80 anni: "Senza parole... Questa volta l'inchino a #gigiproietti lo facciamo tutti noi", scrive il conduttore.
Ma sono tantissimi a piangere la scomparsa dell'attore romano. Antonella Clerici scrive: "Che ironia andarsene proprio il giorno del tuo compleanno... Folded handsRed heart #gigiproietti unico anche nell'addio".
Mentre nel suo post Barbara d'Urso scrive: "Tutti noi abbiamo imparato qualcosa da te, abbiamo cercato di rubare un pezzetto della tua arte. Te ne sei andato nel giorno del tuo 80esimo compleanno con un ultimo colpo di teatro. Continueremo ad applaudirti, ovunque tu sia. Ciao Maestro #gigiproietti #gliartistinonmuoionomai".
Anche Pippo Baudo piange l'attore e all'Agi commenta: "è una perdita enorme. Un grandissimo attore e un grande amico".
"La prima e l'ultima. In mezzo una vita passata ad ammirarti, ascoltarti, studiarti, a cercare di imparare qualcosa. A cercare indegnamente di emularti, di rubarti anche solo un gesto. Ad applaudirti. Percé solo questo si puo fare. Applaudirti finchè le mani non fanno male. Anche oggi". Sono invece le parole commosse di Edoardo Leo, attore e regista. Leo stava lavorando ad un progetto che riguardava proprio il grande attore romano e oggi pubblica su Instagram due foto che li ritraggono insieme: in una, la prima c'è un giovanissimo Leo davanti a Proietti di spalle; nell'altra, scattata anni dopo, i due attori sono vicini, abbracciati. E questo spiega appunto: "la prima e l'ultima" e il tempo passato.