AGI - La corrispondenza tra Donald Trump e Kim Jong-un è il piatto forte di "Rage", "Rabbia", il secondo libro dedicato dal giornalista Bob Woodward al quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti dopo "Fear", "Paura", pubblicato nel 2018.
Dalle anticipazioni dell'editore statunitense Simon & Schuster, si apprende che il dittatore nordcoreano definì "un fantastico film" la sua relazione con Trump, che ha oscillato tra aperta ostilità e cameratesco sodalizio. Il celebre giornalista investigativo, autore insieme a Carl Bernstein dell'inchiesta sul Watergate che costò la presidenza a Richard Nixon, è entrato in possesso di 25 lettere tra i due leader mai apparse prima. Quelle lettere che nel settembre 2018 Trump definì "magnifiche" e che accompagnarono tre storici faccia a faccia, il primo dei quali avvenne nel giugno 2018 a Singapore. I rapporti tra Washington e Pyongyang si sono poi nuovamente raffreddati dopo il fallimento del vertice di Hanoi del 2019, che non ha portato la svolta sperata nei negoziati per la denuclearizzazione della penisola coreana.
Queste rivelazioni non sono l'unica grande novità di "Rage". Dopo aver definito "Fear" una "burla" e una "frode", Donald Trump ha accettato questa volta di farsi intervistare da Woodward. Più che nei confronti del giornalista, il malanimo del presidente sembrava del resto diretto soprattutto nei confronti del suo ex capo stratega Steve Bannon, sulle cui rivelazioni sarebbe basata buona parte del volume precedente. Dalla lettura di "Fear" Bannon emerge infatti come un geniale Rasputin senza il quale il magnate non avrebbe mai combinato nulla in politica.