"Gli Uffizi e il loro grande lavoro scientifico vanno avanti: questo Comitato, insediato nel giugno scorso e caratterizzato da battaglie politicizzate ed ideologiche, non ci mancherà". Cosi' all'AGI il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, commenta la polemica per le dimissioni in blocco del Comitato scientifico del museo. Una mossa arrivata in rottura con la decisione del direttore di concedere in prestito il "Ritratto di Leone X" di Raffaello per la mostra dedicata all'artista in programma a marzo alle Scuderie del Quirinale.
"Solo nello scorso anno - ha affermato Schmidt - il museo, con i suoi funzionari e i suoi studiosi, ha realizzato oltre 6.500 pagine di ricerche scientifiche per ben 29 volumi, e ha organizzato quattro convegni di studio. Anche adesso, insieme a tutti i nostri valenti funzionari ed esperti, stiamo portando avanti progetti scientifici di grande valore e continueremo a farlo, comitato scientifico o meno
Ieri Donata Levi, Tomaso Montanari, Fabrizio Moretti e Claudio Pizzorusso, i componenti del Comitato, con una lettera agli enti che li hanno nominati (ministero dei Beni culturali, Università e Comune di Firenze) hanno detto addio alle Gallerie in polemica, sottolineando di aver lavorato per mesi alla compilazione della lista delle 24 'opere inamovibili degli Uffizi', approvata dallo stesso Schmidt, e di aver negato già a dicembre l'autorizzazione al prestito del 'Ritratto di Leone X'.
Una motivazione respinta dal direttore, secondo cui la lista degli inamovibili "disciplina l'esportazione dei beni artistici fuori dal territorio a nazionale. Roma non solo si trova all'interno dell'Italia, ma ne è la capitale". Per Schmidt le dimissioni sono "un attacco palesemente strumentale, visto che appena tre anni fa il dipinto, prima del restauro, fu mandato proprio alle Scuderie del Quirinale per una mostra. Allora nessuno (e nessun comitato) ebbe niente da ridire. Ma oggi, evidentemente qualcuno aveva voglia di visibilità a spese di Raffaello e dell'orgoglio italiano".
A sostenere la possibilità del trasferimento a Roma del capolavoro anche Marco Ciatti, il soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure dove l'opera è stata restaurata: "Dopo il restauro il Leone X di Raffaello è in condizioni perfette, in ottimo stato di conservazione e assolutamente in grado di andare alle Scuderie del Quirinale senza rischio alcuno per la sua 'salute'". "Il Papa - ha spiegato Ciatti - sta benissimo: se tutte le condizioni di sicurezza e tutela richieste per il suo trasferimento e la sua esposizione sono rispettate, non esiste alcuna ragionevole possibilità che gli venga recato danno".
La mostra "Raffaello 1520-1483", che sarà inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 3 marzo, è inserita nel programma delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte dell'artista, avvenuta a Roma il 6 aprile 1520. Saranno esposte oltre 200 opere di cui una cinquantina, fra dipinti e disegni, prestati proprio dagli Uffizi.